Un grande pranzo di Natale all’insegna della solidarietà per sfamare poveri, senzatetto, e persone bisognose: in un luogo d’eccezione come la Galleria Umberto I di Napoli, di fronte al Teatro San Carlo, si è tenuto ieri mattina il consueto pranzo di Natale solidale “Natale a Santa Brigida”, organizzato dal Teatro San Carlo, dalla Caritas Decanale, dalla Caritas III Decanato e dai ristoratori appunto di via Santa Brigida. Le persone bisognose che hanno preso parte al pranzo erano 250, allietate dagli artisti del Coro del Teatro San Carlo, diretti da Gea Garatti Ansini e accompagnati al pianoforte da Vincenzo Caruso. Un pranzo di Natale di tutto rispetto, servito dagli invitati dal personale di undici esercizi commerciali, tra ristoranti, bar e pasticcerie, e dai volontari.
Tra le portate, antipasto di bruschetta al pomodoro, primo di pasta e fagioli con frutti di mare, secondo salsicce e patate e sushi e per finire come dolce i fiocchi di neve. Per un giorno la Galleria Umberto di Napoli, si è trasformata in una grande sala da pranzo per regalare un po’ di festa ai meno fortunati, che per un’oretta hanno potuto dimenticare gli stenti che affrontano quotidianamente e il freddo dell’inverno che li mette a dura prova. Il pranzo è patrocinato e coordinato dall’assessorato alle Politiche sociali del Comune di Napoli che ha fornito i materiali per allestire i tavoli, oltre alle necessarie autorizzazioni.
Un’idea nata – come spiegato da Marco Pera, uno dei ristoratori di Santa Brigida – “perché volevamo regalare una giornata diversa a queste persone che spesso passano nei nostri locali non a chiedere denaro ma a chiedere di mangiare. E quindi oggi, grazie alla collaborazione della Caritas, abbiamo regalato loro un pranzo completo dal carattere multietnico”. “Sosteniamo con orgoglio queste iniziative e ringraziamo i ristoratori e la Caritas per questo momento di solidarietà. La città risponde alla povertà con politiche di inclusione serie perché noi curiamo queste persone non solo a Natale ma quotidianamente attraverso l’impegno delle unità di strada, degli assistenti sociali e di tutti i nostri servizi”, ha dichiarato Monica Buonanno, assessore al Welfare del Comune di Napoli.
“Noi da anni abbiamo aperto le porte del San Carlo ai nostri fratelli più deboli, non perché questo gesto risolve i problemi ma per dare loro un momento di calore e di bello. Quest’anno è stato il San Carlo a uscire fuori e a venire incontro a chi vive condizioni di difficoltà sociale” ha invece dichiarato Rosanna Purchia, soprintendente del Teatro San Carlo.
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