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NASA su Alpha Centauri: propulsione laser per raggiungere la nana gialla entro il 2069

Dalla fantascienza alla realtà

NASA su Alpha Centauri: l’agenzia spaziale rivela di avere al vaglio ottime idee per realizzare il primo viaggio interstellare. Quello che finora era limitato all’immaginazione, nutrita dalla penna di abili e visionari autori di fantascienza, potrebbe trasformarsi in realtà e, secondo gli scienziati della NASA, il raggiungimento di tale nuovo traguardo non sarebbe molto lontano.
Così, mentre l’attenzione di noi ”comuni mortali” è rivolta verso Marte – nel quale, fino a poco tempo fa, non si sognava nemmeno di poter mettere piede – astronauti, ingegneri e scienziati stanno già guardando oltre e, precisamente, a 4,36 anni luce dalla Terra.
L’obiettivo della NASA è, innanzitutto, quello di mettere appunto la propulsione laser, che gli scienziati stanno studiando già da tempo. Il settore NIAC (”NASA Innovative Advanced Concepts”), ha infatti istituito il programma DEEP IN (”Directed Energy Propulsion for Interstellar Exploration”), deputato a sviluppare un’idea formulata da Philip Lubin, ingegnere aerospaziale e professore dell’Università della California nonché ”padre” del progetto Breakthrough Starshot.
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La galassia più vicina a noi

L’interesse della NASA su Alpha Centauri deriva soprattutto dal fatto che l’omonimo sistema tristellare di cui fa parte è il ”vicino di casa” della Terra. In particolare, Proxima Centauri è la stella più vicina al nostro pianeta, dopo il Sole. Alpha Centauri si può vedere a occhio nudo, grazie alla sua brillantezza che è seconda solo a Sirio e Canopo.
Nel 2012, sulla rivista internazionale di scienze ”Nature”, sono stati pubblicati i risultati di uno studio che proverebbe l’esistenza di un pianeta avente massa terrestre e orbitante nella zona B della costellazione del Centauro. Questo esopianeta si trova a 0,04 unità astronomiche dalla terra (un’unità astronomica è pari a 149.600.000 km, ossia la distanza tra la Terra e il Sole).
L’interesse degli scienziati è di avvicinarlo il più possibile, grazie alla messa a punto della produzione di raggi gamma per la propulsione a fotoni, al fine di analizzarne orbita e composizione. Inoltre, la sonda scientifica interstellare che la NASA starebbe ideando dovrebbe verificare l’esistenza o meno, nelle regioni più esterne del sistema Alpha Centauri, di una ”Nube di Oort”.
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nasa-su-alpha-centauri-3Il laser che ci porterà nell’iperspazio

Il progetto della NASA su Alpha Centauri è focalizzato, principalmente, sullo studio di un’eventuale nebulosa di Oort, che è composta da milioni di nuclei stabili di comete. Essa suscita l’interesse degli scienziati sostanzialmente perché, al momento, non è stato possibile osservarne una da vicino; inoltre, questa nube gioca un ruolo fondamentale sulla presenza o meno di ghiaccio sui pianeti che lambisce.
La propulsione laser, che potrebbe consentire a una sonda scientifica di studiare la galassia a noi vicina e analizzarne la composizione, permetterebbe di raggiungere una velocità pari 0,01 c. (vale a dire, il 10% della velocità della luce); con questa potente spinta, un razzo di 100 kg potrebbe raggiungere Marte in soli 3 giorni di viaggio.
L’ipotetica sonda con propulsione laser sarebbe il primo passo per compiere un viaggio interstellare in tempi ragionevoli, ma l’ostacolo più grande per il raggiungimento di questo traguardo è rappresentato dall’enorme quantità di energia necessaria per generare la spinta. Inoltre, posto che si riesca a sfruttare l’annichilazione dell’antimateria per produrre i raggi gamma, bisognerebbe anche riuscire a direzionare nel modo corretto il fascio di fotoni.
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