Vai al contenuto

Nasce la didattica dal balcone: l’idea del maestro dei Quartieri Spagnoli

Dalla didattica a distanza alla didattica al balcone: Tonino Stornaiulo, maestro elementare della scuola Dalla parte dei bambini di Napoli, non ha resistito alle regole del decreto e agli occhi lucidi dei suoi 45 bambini. Per rassicurare i suoi studenti rammaricati per la chiusura delle scuole voluta in Campania dal presidente Vincenzo De Luca, hanno portato l’insegnate a portare avanti un modo nuovo di far lezione: la didattica al balcone, una risposta ironica e profondamente viva alla didattica a distanza. “Dovevo fare qualcosa – ha raccontato Stornaiulo a Fanpage.it – così sono andato in giro per le strade a leggere Rodari ai bambini che hanno ascoltato dai balconi, nei giardini, sulle panchine. Se loro non possono stare in classe, siamo noi a dover portare loro pezzi di scuola”. Il maestro elementare ha raggiunto anche i Quartieri Spagnoli (dove ha sede la scuola e vive la maggior parte di loro) e li ha chiamati dal vicolo ad affacciarsi, per leggergli le fiabe che non avevano potuto finire il giorno prima.

Nulla di eccezionale per i maestri di questa scuola parificata che dal 1985 operano col metodo della “scuola attiva”, come ha spiegato la fondatrice e direttrice Rachele Furfaro: “Spero che la scuola italiana colga l’occasione per cominciare a pensare ad un’idea di scuola che secondo noi non può rimanere sempre chiusa in quattro mura ma deve interagire con l’esterno, raccogliendo stimoli e conoscenze da rielaborare”.
L’iniziativa del maestro Stornaiuolo fa parte di un programma educativo dedicato a Gianni Rodari, di cui quest’anno si festeggia il centenario. L’idea sarà ripetuta già il 22 ottobre, giorno antecedente le celebrazioni dedicate a Gianni Rodari, passando ai tetti dei Quartieri Spagnoli, trasformandosi in Dit, didattica in terrazza: per tutta la giornata, i bambini delle classi delle scuole Dalla parte dei bambini si alterneranno in una staffetta di lettura delle poesie e delle strofe di Gianni Rodari.
Ti potrebbe interessare anche: Vaia: “Usiamo i mezzi militari per portare i ragazzi a scuola”

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure