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Nato, Mario Draghi ha detto no. Su chi punta l’Italia

Nato Draghi segretario generale

Giuseppe Cavo Dragone, capo di Stato Maggiore della Difesa italiana, potrebbe diventare il prossimo presidente del Nato Military Committee. L’Italia aveva inizialmente puntato a presentare Mario Draghi come segretario generale, ma quest’ultimo ha declinato l’offerta, aprendo la strada alla candidatura di Cavo Dragone.

In un intervento al forum dell’Atlantic Council, il capo di Stato Maggiore ha sottolineato l’impegno dell’Italia a supporto dell’Ucraina e la sua disponibilità a valutare il piano di pace proposto dalla Cina. Tuttavia, ha ribadito che l’origine del conflitto è l’invasione russa e che la NATO è più forte e affidabile di prima, come dimostrato dal fallimento degli obiettivi di Putin.

Cavo Dragone ha anche evidenziato l’importanza strategica del Mediterraneo e la necessità di una maggiore attenzione per il fronte sud, soprattutto per contrastare la presenza di nemici o terroristi. Inoltre, ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra Italia e USA per aiutare i paesi in difficoltà a stabilizzarsi senza interventi dal sapore colonialista.

Infine, ha fatto riferimento alla necessità di investire nella difesa, al fine di essere pronti ad operare in uno scenario multidominio, inclusi lo spazio, dove la Russia ha già segnalato la sua intenzione di combattere.

In sintesi, l’impegno dell’Italia nei confronti dell’Ucraina, la sua attenzione verso il Mediterraneo e la necessità di investire nella difesa sono i principali punti affrontati dal capo di Stato Maggiore, Giuseppe Cavo Dragone, nel suo intervento al forum dell’Atlantic Council.

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