La decisione del governo di adottare l’uso del Super green pass anche sui mezzi di trasporto pubblici rischia di provocare una rivolta nelle isole. Qui i residenti che hanno deciso di non vaccinarsi contro il Covid rischiano di rimanere letteralmente bloccati, senza alcuna possibilità di raggiungere il continente, nemmeno per motivi di salute. Nelle ultime ore sta facendo discutere il caso della Sicilia. Il sindaco di Messina, Cateno De Luca, decide di restare in presidio agli imbarchi verso Villa San Giovanni finché la situazione non si risolverà. Il presidente della Regione, Nello Musumeci, invece, dà un ultimatum di 24 ore al ministro della Salute Roberto Speranza per adottare una nuova ordinanza.
Il governatore Musumeci indirizza una lunga lettera al ministro Speranza “affinché si sospenda l’iniquo trattamento riservato ai passeggeri non vaccinati sullo Stretto di Messina”. Se il governo non si muoverà entro 24 ore, Musumeci annuncia che prenderà “provvedimenti straordinari a difesa della mia Regione”. Secondo il presidente della Sicilia “la situazione sociale che sta venendo a crearsi sulle rive dello Stretto si sta preoccupantemente acuendo. Avendo fondata ragione di ritenere, coloro che sono sprovvisti, per le più disparate ragioni, del cosiddetto green pass rafforzato, di essere stati ‘sequestrati’ nel territorio della Regione siciliana e di non poter raggiungere il resto del territorio nazionale nemmeno per comprovate ragioni di urgenza, ad esempio collegate a motivi di salute e di accesso alle cure”.
Dopo aver ricordato la recentissima sentenza del Tribunale di Reggio Calabria che il 14 gennaio ha ordinato l’imbarco immediato di un cittadino siciliano sul traghetto per Messina a bordo della propria auto, “previa esibizione all’imbarco da parte del ricorrente dell’esito di un test antigenico attestante la sua attuale negatività al virus”, Musumeci rompe definitivamente gli indugi. “Desidero precisare che decorse altre 24 ore, preso atto del reiterato e ingiustificabile insuccesso delle richieste rivolte al governo centrale, sarò costretto a valutare l’adozione diretta di provvedimenti straordinari a tutela della mia Regione”, scrive a Speranza.
Ancora più deciso si dimostra Cateno De Luca. “Sono qui per fare una protesta. Non mi muoverò fino a quando non ci sarà una risposta dello Stato che deve modificare questa norma ingiusta perché non garantisce la continuità territoriale. – minaccia il sindaco di Messina giunto agli imbarcaderi – Mi piazzo qui. Non mi muoverò finché non arriverà qualcuno da parte dello Stato o il prefetto a dirmi quale intervento intendono attuare”.
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