Il settore delle criptovalute, pur sottoposto ai duri attacchi di una parte del mondo finanziario tradizionale, continua a mostrare grande vitalità. In particolare continua a crescere il numero delle monete virtuali che si propongono di ripercorrere il cammino che ha portato il Bitcoin ad essere un vero e proprio caso.
Tra le centinaia di Altcoin in circolazione, un posto di assoluto riguardo spetta a Nem, la divisa digitale nata nel 2015 e capace di dare vita ad una crescita esponenziale nel corso dell’anno appena terminato. Un rally che potrebbe peraltro ripetersi nel 2018, considerate le caratteristiche che può vantare.
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Nem coin
Nem è una moneta digitale peer-to-peer, ovvero caratterizzata dal fatto che ogni nodo riveste la stessa importanza e può non solo erogare servizi, ma anche fruirne. Proprio la mancanza di un criterio gerarchico ha radunato intorno alla criptovaluta una folta community, che le ha permesso una entusiasmante performance nel corso del 2017.
Partita all’inizio dell’anno con una quotazione che si posizionava a quota 0,003 dollari, in pochi mesi ha infatti dato vita ad un entusiasmante rally che l’ha portata ad un passo dai due dollari per poi assestarsi a quota 1,30 nei confronti della moneta statunitense, con una capitalizzazione superiore ai dodici miliardi.
Nem: valore in crescita rapida
Naturalmente di fronte alla crescita impetuosa di Nem, molti addetti ai lavori si sono interrogati sui motivi di una crescita tale da farne un possibile concorrente per lo stesso Bitcoin, anche in considerazione degli attacchi che ormai da tempo si appuntano sulla criptovaluta più nota.
In particolare, Nem è in grado di assicurare una straordinaria sicurezza che peraltro non va a scapito della velocità delle transazioni, quello che è considerato il vero punto debole della moneta virtuale creata da Satoshi Nakamoto nel 2009. Inoltre va sottolineato come la scelta di programmare in Java fornisca un ulteriore contributo in termini di popolarità, considerato come questo linguaggio sia diffuso in ogni parte del mondo. Infine va considerato il fatto che tutte le monete previste, nove miliardi, siano già in circolazione, eliminando in tal modo il rischio inflattivo.
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Nem nel 2018
Dopo le straordinarie prestazioni del 2017, Nem è ora atteso alla conferma in un anno che si preannuncia molto intenso per l’intero comparto delle divise digitali, messe sotto pressione anche dai tentativi di alcuni governi, in particolare quello francese e quello cinese, di sottoporlo ad una regolamentazione in grado di dissipare i forti timori relativi ad una bolla simile a quella dei mutui Subprime.
L’ulteriore crescita di Nem, peraltro, potrebbe essere sensibilmente agevolata dal fatto che la sua blockchain sia ormai da tempo sotto osservazione da parte di spezzoni del mondo finanziario e produttivo, interessati con tutta evidenza ad una entrata nel settore.
Proprio quanto ricordato sinora ha spinto gli stessi analisti a preconizzare un consolidamento delle basi della criptovaluta, anche in un anno che potrebbe rivelarsi complicato per il mercato delle monete virtuali, proprio a causa dei sospetti che continuano a sussistere sulla loro vera natura.
Un attacco che riguarda in particolare il Bitcoin, che dopo essere stato additato da Davide Serra, il finanziere noto anche per la sua partecipazione alla Leopolda di Matteo Renzi, è stato addirittura accusato da Natalia Kaspersky, cofondatrice della famosa azienda di cybersecurity russa di essere stato creato dalla CIA per foraggiare le sue attività all’estero in maniera più rapida.