Le nominations agli Oscar continuano la stagione dei premi 2018 inaugurato lo scorso 7 gennaio con il gala dei Golden Globe. Questi riconoscimenti non recano solo prestigio al film, agli attori e ai professionisti che intervengono alla collaborazione del prodotto finale. Influiscono anche nel dare visibilità, promuovendo lungometraggi che altrimenti sarebbero rimasti nascosti al grande pubblico.
Nel contesto pieno di glamour e promozione, entra a pieno titolo la piattaforma Netflix. Cosa c’entra? In primo luogo ha finanziato prodotti originali di buona qualità, accrescendo la sua offerta in maniera ricca e sostanziosa. Inoltre, avendo acquistato film ad alto budget e blockbuster di primissima categoria, è riuscita ad assicurarsi una buona fetta di pubblico in più rispetto ai tradizionali abbonati.
É il caso del film Bright, pellicola d’azione interpretata da Will Smith, che ha chiuso l’anno 2017 con un’impennata di iscrizioni.
Leggi anche: Netflix: sette passi per la leadership dello streaming
Adesso il percorso è cambiato. Netflix ha deciso di ampliare i suoi orizzonti scegliendo di toccare più lingue e più generi. La decisione arriva dopo lo smacco subito lo scorso anno: un film distribuito da Amazon, Manchester by the sea, aveva ricevuto varie nomination agli Oscar vincendo ben due e arrivando ad essere trasmesso su Prime Video a maggio, battendo la concorrenza di Netflix che, sulla carta, aveva molte più chance di vincere i prestigiosi premi.
Così Netflix ha deciso di buttarsi nello streaming in anteprima, provando a debuttare con Bright, senza far uscire il film nei cinema. Ebbene la mossa è stata vincente. Pur non essendo piaciuto alla critica, la mossa gli è valsa una crescita esponenziale degli abbonamenti nel mese di dicembre, attirando un pubblico di 11 milioni nei primi 3 giorni di programmazione.
Si tratta di un film ad alto budget, costato 90 milioni di dollari, ma nonostante la critica lo abbia stroncato, gli utenti lo hanno acclamato.
“Nel suo primo mese, Bright è diventato uno dei nostri titoli originali più visti di sempre“, ha fatto sapere l’amministratore delegato Reed Hastings in una lettera agli azionisti.
Leggi anche: Nielsen vuole misurare anche l’audience dello streaming, ma Netflix non ci sta
Come spiegare il successo di una piattaforma proposta attraverso contenuti di nicchia, e che invece ha sbaragliato la concorrenza grazie all’inserimento di una pellicola commerciale? Netflix segue il flusso, come tutte le piattaforme rivali, da Amazon ad Apple. E cerca di comprendere quali sono i contenuti che possono portare maggior pubblico. Certo, premi e riconoscimenti sono importanti, ma lo sono anche i numeri di abbonati: quelli internazionali sono saliti da 6,36 milioni di a 62,83 milioni, superando i 5,05 milioni di aggiunte previste dalla società. Negli Stati Uniti, Netflix ha raggiunto 1,98 milioni di clienti in streaming per un totale di 54,75 milioni.
In prospettiva, Netflix prevede di raggiungere 1,45 milioni di membri in streaming negli Stati Uniti e 4,9 milioni a livello internazionale nel trimestre corrente.
Nel complesso, Netflix ha registrato un utile di 185,5 milioni di dollari, ovvero 41 centesimi per azione. I ricavi sono aumentati del 33%. Segno che la strada giusta è stata intrapresa e occorre un giusto bilanciamento tra contenuti di nicchia e pellicole commerciali per poter battere la concorrenza.