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New economy: i Big data sostituiranno il petrolio

Che i dati siano fondamentali nell’era delle nuove tecnologie è cosa nota.

Ma come si porranno nei confronti delle risorse che finora hanno detenuto il monopolio della ricchezza mondiale come gas e petrolio?

Mosse politiche e strategie aziendali concorrono alla pianificazione di una nuova economia che prova a mettere da parte quella finora conosciuta e utilizzata grazie a sfruttamento e produzione di materie prime.

Una delle imprese che si prefigge come obiettivo quello di Software Technology Innovation Center Schlumberger è proprio quello di aumentare la produzione, provando allo stesso tempo a dimezzare i costi di quella che appunto è l’attività di produzione di petrolio e gas.

pompa di benzina


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Il Centro tecnologico sta infatti apportando dei cambiamenti importanti nel settore: l’informatica è entrato a pieno diritto come l’analisi avanzata dei dati. Questi ultimi infatti a detta di molti sono diventati “il nuovo petrolio”.

Numerose aziende del mondo hanno infatti puntato sulle nuove tecnologie e lo sviluppo informatico, cambiando completamente i loro processi produttivi. E fioriscono le collaborazioni tra le industrie implicate nel greggio e nel gas e quelle specializzate in informatica. Alcuni esempi? Microsoft e Halliburton, Nvidia e con Software Technology Innovation Center Schlumberger.

Le nuove tecnologie servono inoltre per fare affari. E chi gestisce il business delle risorse lo sa bene. Dai cerca infatti di rendere tutto più informatizzato, dalla mappature delle rocce tramite misurazioni elettriche ad un  nuovo innovativo sistema che rende possibile il coordinamento della progettazione, trivellazione e messa in produzione di pozzi. Il fine? Sempre economico, ovvero aumentare il valore della produzione di un intero bacino petrolifero.

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Il responsabile della comunicazione di Chevron, Bill Braun, ha fatto sapere che si raccolgono moltissimi dati durante i processi produttivi, ma molti di essi restano isolati. Dello stesso avviso è Binu Mathew, capo del product management per il digitale presso Baker Hughes. Si tratta del gruppo di servizi petroliferi che la General Electric possiede in maggioranza. «Soltanto un’esigua percentuale di essi è analizzata sul serio».

Ciò cosa significa?

Che esiste un enorme potenziale informatico, ancora poco sfruttato, ma che davvero potrebbe rappresentare una risorsa di guadagni e diventare il sostituto a tutti gli effetti dell’oro nero.

 

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