Il personaggio di Giorgia Meloni è al centro dei pensieri di tutti, alleati e oppositori del presidente del Consiglio. Stavolta a sparare una bordata mediatica contro il premier ci pensa Nichi Vendola. Ospite del programma radiofonico di Radio 1, Un giorno da pecora, l’ex presidente della Regione Puglia e leader di Sinistra ecologia e libertà, non utilizza mezzi termini per avanzare una critica durissima contro la Meloni che a molti è sembrata rasentare il bodyshaming.
“Per me è un dramma, non so chi sia il primo o il secondo tra me e mio marito, c’è una gerarchia in queste definizioni. – così Nichi Vendola commenta l’intenzione di Salvini di vietare la dicitura ‘genitore 1 e genitore 2 sulla carta d’identità – Si tratta di una polemica davvero astiosa, con uno come Salvini che vuole venirmi a citofonare a casa e dirmi che sui documenti devo mettere padre e madre”, affonda ancora il colpo l’ex leader politico.
Ma Vendola si ribella anche alla proposta della Lega di concedere alle Regioni l’autonomia regionale rafforzata. Un vecchio cavallo di battaglia del Carroccio che viene ora riproposto dopo il ritorno di Salvini e dei suoi a Palazzo Chigi. L’ospite di Un giorno da pecora la considera niente di meno che “una specie di colpo alla nuca all’Unità nazionale”. Un giudizio che fa infuriare i leghisti.
Ma Nichi Vendola non si dimentica nemmeno dei suoi cugini politici del Partito Democratico, finiti in crisi profonda dopo la batosta elettorale e in attesa di nominare il successore di Enrico Letta alla guida del Nazareno. “Le primarie del Pd sono un grande rito esorcistico, un modo per non affrontare il problema. – sentenzia – Ho stima e affetto per Elly Schlein, stima per Bonaccini e De Micheli ma per come si stanno configurando le primarie non saranno una resurrezione ma diventeranno una fiction”.
Il gran finale è dedicato però a Giorgia Meloni. “Mi inquietava nella fisionomia a causa della sua predisposizione all’attacco che aveva nella postura delle pupille. – Vendola ricorda così il periodo in cui l’attuale premier era suo avversario politico – Avevi la sensazione che quelle pupille fossero pronte a venirti addosso e morderti”, conclude.
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