Niente più contanti nei ristoranti americani. È la sfida di Visa, il leader mondiale del mercato delle carte di credito, disposto a donare 10 mila euro a 50 ristoranti americani purché diventino cashless.
Niente più contanti, in cambio 10 mila euro di servizi di marketing e altri servizi tecnologici. È la proposta che Visa, il colosso mondiale delle carte di credito, ha presentato a 50 ristoranti statunitensi. L’iniziativa si chiama, non a caso, Cashless Challenge, e ha l’obiettivo di convincere tutti gli esercizi commerciali, anche i più piccoli, a dire addio per sempre ai contanti e ad adottare come metodo di pagamento solo la carta di credito. La finalità è chiara. La Visa applica una propria tariffa su ogni pagamento transitato sul suo sistema e pertanto la diffusione della carta di credito è sicuramente un affare. Il target principale dell’operazione sono i piccoli commercianti, a cui Visa ha promesso 10 mila dollari di servizi di marketing e l’upgrade della propria infrastruttura di pagamento, così poter usare non solo il tradizionale pos ma anche i pagamenti contactless, da realizzare con i-watch e l’i-phone. In questo modo, Visa cercherà di convincere i suoi potenziali clienti che senza contanti è meglio: meno operazioni di versamento e prelievo, niente più verifiche manuali di contabilità, niente più contanti affidati a società esterne per il trasporto da e per le banche.
Niente più contanti. Quante sono le operazioni cashless in America?
E in Italia?
In Italia è ancora troppo presto per dire ‘niente più contanti’. Secondo un’elaborazione della European House Ambrosetti su dati Bce e Bankitalia, i pagamenti con carta di credito in Italia sono appena il 17.3%. La media europea è quasi il doppio, 33,4%. La circolazione dei biglietti cartacei è pari al 10% del Pil italiano. In Svevia, il Paese europeo che più di altri ha detto ‘niente più contanti’, la circolazione delle banconote copre solo il 2% del prodotto interno lordo nazionale.
Fonte originale principale: Wired