“La norma antisprechi sta contribuendo ad accrescere la sensibilità dei cittadini verso il cibo e il suo utilizzo consapevole specie nella prevenzione e nel recupero delle eccedenze”, afferma Maria Chiara Gadda, membro della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati e relatrice della legge 166/16 sulla limitazione degli sprechi alimentari in merito al progetto “Doggy Bag se avanzo mangiatemi”.
“Le nostre scelte quotidiane di acquisto e di consumo degli alimenti sono importanti” continua Gadda. “Generare eccedenze può contribuire allo spreco oppure creare nuove opportunità che con la legge 166 vengono sostenute e valorizzate attraverso la filiera del dono finalizzato alla solidarietà sociale”. La partnership tra il progetto per portare a casa gli avanzi del ristorante, la Fipe, Federazione Italiana Pubblici Esercizi, e il Comieco, Consorzio per il Recupero e Riciclo degli Imballaggi a Base Cellulosica, è stata presentata ufficialmente il 23 ottobre scorso. Grazie a questa iniziativa, ogni ristorante italiano coinvolto potrà avere a disposizione un eco-contenitore di design Made In Italy.
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Oltre 1000 ristoranti coinvolti nell’iniziativa
La Doggy bag “può avere un ruolo strategico per vincere questa sfida dal punto di vista culturale e accompagna il cittadino in nuovo percorso di consapevolezza allungando la vita di un prodotto altrimenti destinato a finire nella spazzatura. Comieco ha realizzato un contenitore funzionale e accattivante che grazie a Fipe e al progetto “Doggy bag se avanzo mangiatemi” sarà veicolato nei ristoranti raggiungendo tanti cittadini e famiglie per dare un nuovo valore del cibo” ribadisce Gadda, che crede nel progetto come ottimo spunto per insegnare un nuovo comportamento verso gli avanzi quando si è fuori casa. I ristoranti coinvolti son 1000, ma saranno di più col tempo al fine di ottenere una copertura globale dell’iniziativa su tutto il territorio italiano.
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Affermare una pratica virtuosa
Sul progetto è intervenuto anche Carlo Montalbetti, direttore generale di Comieco, che afferma: Il progetto “Doggy Bag – Se avanzo mangiatemi“, nato nell’anno di Expo 2015, “ha riscontrato positive esperienze in oltre 50 ristoranti di Slow Food Italia e in più di 200 locali tra Milano, Bergamo, Varese e Roma, trovando un più che positivo gradimento in tutta Italia da un sondaggio effettuato con Last Minute Market”. Montalbetti sottolinea infatti il dato secondo cui, in Italia, ben il 58% degli imballaggi cellulosici immessi al consumo è legato al settore alimentare, per cui la doggy bag rappresenta la perfetta espressione del valore anti spreco che un packaging può diventare.
Il fine è anche quello di iniziare una “pratica virtuosa”, che partita dagli altri paesi, sarà finalmente essere riconosciuta anche in Italia.
Fonte: Adnkronos