Europa più unita senza roaming. Da metà giugno, sarà possibile chiamare su rete mobile e usare la connettività dei propri dispositivi dall’estero con tariffe uguali, o poco più alte, rispetto a quelle del proprio gestore nazionale. Si realizza così la formula ‘roam like at home‘ scelta come slogan dall’Unione Europea per siglare la buona riuscita dell’accordo con gli operatori della telefonia mobile. L’accordo, a cui hanno lavorato le tre principali istituzioni europee, Parlamento, Consiglio e Commissione, permetterà di abbattere una volta per tutte i costi aggiuntivi connessi al roaming in UE. Di fatto, chi viaggia, per studio, lavoro o svago nei 28 Paesi dell’UE, potrà continuare ad usare il proprio smartphone come a casa, abbattendo così le frontiere telefoniche da operatore ad operatore.
Niente roaming in UE
Già dal 2007, l’Europa aveva approvato un’Eurotariffa, un regolamento che di fatto abbassava notevolmente i costi del roaming in UE, in particolare per gli sms e le chiamate in entrata. Da metà giugno 2017, il roaming internazionale nei 28 Paesi verrà sostanzialmente abolito e l’UE diventerà, da punto di vista telefonico, un’unica grande nazionale, al pari degli Stati Uniti d’America.
Che cosa prevede l’accordo che elimina il roaming in UE
Le tariffe in vigore da giugno saranno più basse del 90% di quelle attuali, permettendo così agli utenti di avere telefonate allo stesso costo di quelle nazionali e, d’altra parte, consentendo gli operatori di recuperare i costi dei servizi aggiuntivi. Non solo. L’accordo prevede che gli operatori si impegnino a gestire e ammodernare tutte le reti esistenti, in modo che in tutt’Europa ci siano connessioni stabili e qualitativamente omogenee. Il sistema, in particolare, prevede che i prezzi all’ingrosso scendano progressivamente dal giugno di quest’anno, per i prossimi 5 anni. Si parte oggi dai 50 euro a giga per arrivare a 7,7 euro a giga a giugno. Il 1° gennaio 2018, la quota scenderà ancora a 6 euro a Giga e così di anno in anno fino a 2,5 euro a giga nel gennaio 2022. Per contro, le aziende potranno continuare ad investire su rete di nuova generazione.
Per raggiungere l’accordo definitivo, l’Unione Europea ha dovuto combattere con le ultime reticenze degli operatori. Una delle principali resistenze riguardava l’ipotesi di dover tenere alte le tariffe nazionali per poter sostenere i costi delle tariffe europee: perdere dunque in competitività a casa, per dare un servizio allargato all’estero. Il commissario al digitale Andrus Ansip commenta: “L’accordo sottoscritto questa settimana era l’ultimo pezzo del puzzle. Dal 15 giugno, gli europei potranno viaggiare nella Ue senza tariffe roaming e gli operatori potranno continuare a competere per fornire le offerte più attraenti per i loro mercati nazionali”.