Sale la tensione sul fronte Tav, dopo l’apertura di Giuseppe Conte alla possibilità di completare la realizzazione dell’opera. Il movimento No Tav, in una nota, ha infatti deciso di sottolineare come il premier “dimostra di non conoscere la determinazione dei No Tav”. Una risposta durissima a chi invitava il Parlamento a prendere una decisione in merito, con la consapevolezza che “non fare l’opera costa ormai più che completarla”.
A rincarare la dose è stato poi Alberto Perino, storico leader No Tav in Val Susa: “La tensione in Valle c’è sempre stata e la decisione del premier Conte non cambia niente nemmeno da quel punto di vista. Quello che però voglio dire a tutti è che facciano attenzione perché se pensano di inasprire le sanzioni e la repressione fanno un grande errore. Se vogliono fare dei martiri in Valle si ricordino che i martiri possono essere molto pericolosi”.Le dichiarazioni dei No Tav hanno subito fatto crescere la preoccupazione in vista della manifestazione contro la Torino-Lione prevista per sabato 28 luglio e che deve concludere il tradizionale campeggio estivo No Tav “Alta felicità” a Venaus.
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