Non è certo nuovo ad uscite del genere il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza. Il primo cittadino triestino, in quota centrodestra, già qualche mese fa aveva invocato leggi speciali contro le manifestazioni dei movimenti No vax e No green pass. Lo scopo era quello di impedire la presunta diffusione del Covid dovuta ai frequenti assembramenti. Oggi Dipiazza ribadisce la sua posizione estrema, chiedendo la stessa cosa dopo un attacco hacker durante una seduta del consiglio comunale.
“Farei come ai tempi delle Brigate Rosse: leggi speciali. Allora c’era l’emergenza terrorismo, oggi c’è la pandemia ma il periodo è sempre drammatico. A mali estremi, estremi rimedi”, aveva dichiarato Roberto Dipiazza all’inizio del novembre scorso, in occasione dell’annuncio del governo di una stretta sulle manifestazioni di piazza, soprattutto quelle dei No vax, a causa del rischio contagi.
Parole fotocopia ripetute nelle scorse ore dal sindaco. “Chiedo formalmente al governo di fare leggi speciali contro i No vax come quelle che vennero fatte a suo tempo per abbattere le Brigate Rosse”. Questo l’appello lanciato da Dipiazza attraverso l’Adnkronos, dopo l’attacco hacker di presunti anti vaccinisti, avvenuto durante una recente seduta del consiglio comunale triestino.
“Dove va questo Paese in queste condizioni? – attacca ancora il primo cittadino di centrodestra – Oggi ho presentato Bat, British American tobacco, un investimento da 500 milioni di euro a Trieste. Che immagine do della mia città? – si domanda polemicamente – La stanno rovinando. Sono affacciato su piazza dell’Unità, dove sfilano i No vax. Ci sono centinaia di poliziotti, carabinieri, finanzieri: siamo in guerra? Che immagine diamo della mia città, che idea si portano a casa? Leggi speciali, questo serve”, ribadisce Dipiazza.
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