I no vax nuovamente sul piede di guerra contro il vaccino anti Covid. Sembra la cronaca di qualche anno fa. E, invece, le tensioni tra favorevoli e contrari alla vaccinazione proseguono ancora oggi. La vicenda si svolge in Veneto dove, come riporta Il Gazzettino, si sta verificando un vero e proprio boom di cause intentate nei confronti delle Ulss e degli ospedali della Regione, per indurli a non utilizzare il sangue di persone vaccinate in caso di trasfusioni.
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Ecco perché i no vax rifiutano trasfusioni da persone vaccinate
La protesta veemente dei no vax in Veneto ha indotto Azienda Zero, ente di riferimento della sanità nella Regione governata dal leghista Luca Zaia, a segnalare a tutti i direttori sanitari delle sue strutture, tramite una lettera firmata dal direttore sanitario Monica Troiani, l’impossibilità di dare seguito a una tale pretesa, sia sul piano organizzativo sia sul piano etico.
Oltre alla richiesta di non essere sottoposti a trasfusioni di sangue di persone vaccinate contro il Covid, i no vax chiedono anche di procedere con la cosiddetta donazione dedicata, cioè il prelievo del plasma da persone indicate dalla persona interessata.
Gli organi sanitari del Veneto replicano a questa ulteriore richiesta spiegando che sia impossibile. La donazione di sangue è infatti stata sempre anonima, rappresenta un atto volontario di generosità e dunque non viene neanche retribuita. I medici della regione ritengono dunque di non doversi piegare a nessun “cedimento” rispetto alle pretese dei no vax. Questo perché non esistono attualmente evidenze o segnalazioni scientifiche che possano mettere in dubbio la sicurezza del sangue prelevato con trasfusioni da donatori vaccinati contro il Covid.