Brutta delusione per il dottor Francesco Vaia, già direttore dello Spallanzani e noto al grande pubblico per il suo ruolo di spicco durante l’era Covid. Ora direttore generale della Prevenzione del ministero, Vaia aspirava a diventare professore universitario. Tuttavia, la sua domanda è stata bocciata. Il motivo? Gli mancano i titoli.
Come riporta Repubblica, il giudizio del collegio, basato su dati documentali, rivela che Vaia possiede i titoli richiesti solo in due delle otto categorie valutate dalla commissione. Ad esempio, gli mancano titoli di “organizzazione o partecipazione come relatori a convegni di carattere scientifico in Italia o all’estero” e “responsabilità di studi e ricerche scientifiche affidati da qualificate istituzioni pubbliche o private”. Inoltre, non ha dimostrato di aver avuto “responsabilità scientifica per progetti di ricerca internazionali e nazionali, ammessi al finanziamento sulla base di bandi competitivi che prevedano la revisione tra pari”.
Come ha potuto sperare di ottenere l’abilitazione, l’ex virostar, visto il suo curriculum e considerati i titoli ben noti necessari per passare la selezione? Vaia ha commentato così la decisione della commissione: “Premesso che sono già da vari anni professore straordinario, sono molto sereno e soddisfatto che la parte riguardante le pubblicazioni scientifiche sia stata considerata molto positiva”. Poi ha annunciato un ricorso: “A maggioranza è stato deciso che i requisiti riguardanti la partecipazione ai congressi non fossero sufficienti. Non tutti i commissari erano d’accordo. Siamo già pronti a presentare alle magistrature competenti ricorso e quindi attenderei i giudizi definitivi per esprimermi”.
Una vicenda che lascia l’amaro in bocca e solleva dubbi sulle procedure di valutazione accademica. Il dottor Vaia, che ha dedicato la sua carriera alla salute pubblica, ora dovrà attendere il responso dei giudici per capire se il suo sogno di diventare professore universitario potrà finalmente realizzarsi.