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“Non possiamo controllarli”. Avarie sugli aerei, è allarme: cosa sta succedendo

Adesso è allarme per le continue avarie che hanno riguardato alcuni voli aerei nel nostro Paese. Negli ultimi giorni, nei cieli italiani si è verificata una serie di problemi che hanno coinvolto i velivoli della compagnia low cost Ryanair. Dal 1° al 10 ottobre, ben tre episodi si sono verificati in Italia e un quarto guasto ha riguardato un volo Ryanair diretto nel nostro Paese, partito dalla Germania. La situazione appare critica, ma l’Enac – l’autorità italiana per la sicurezza aerea – si trova con le mani legate, impossibilitata a salire a bordo dei velivoli per effettuare controlli approfonditi.

A spiegare la situazione con un’intervista a Repubblica è stato Pierluigi Di Palma, presidente dell’Enac, che ha denunciato il paradosso delle regole europee che impediscono all’autorità italiana di intervenire sugli aeromobili registrati all’estero, come quelli targati Malta o Dublino. Questa limitazione rappresenta un serio ostacolo alla capacità di vigilare adeguatamente su ciò che accade nei cieli italiani.

La lettera di Salvini
L’Enac ha sollevato la questione a livello continentale, coinvolgendo l’Agenzia per la Sicurezza Aerea dell’Unione Europea. A sostegno dell’iniziativa, il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha inviato una lettera lo scorso 28 agosto, ricordando episodi come quello dei 200 passeggeri italiani abbandonati a Madeira dalla compagnia ungherese Wizz Air, anch’essa sotto la vigilanza dell’EASA.

Nella lettera, Salvini ha sottolineato l’importanza di trovare una soluzione a questa lacuna normativa, e ha evidenziato che l’Italia sta sottoscrivendo un accordo con la Direzione Generale dell’Aviazione Civile di Malta per il controllo congiunto degli aeromobili maltesi, che svolgono gran parte delle operazioni nel nostro Paese.

La situazione di Ryanair
Negli ultimi giorni, Ryanair ha subito una serie di avarie significative. Episodi che hanno sollevato interrogativi sulla sicurezza dei suoi voli in Italia. Di Palma ha cercato di rassicurare gli utenti: “Ryanair sta facendo investimenti importanti acquistando aeromobili nuovi. Questa scelta ci rassicura, in linea di principio”. Di Palma, peraltro, ha anche ammesso che i problemi recenti stanno spingendo l’Enac a valutare la situazione nei limiti imposti dalle normative europee.

Il Presidente dell’Enac ha anche ribadito l’esistenza di un problema generale legato al controllo sugli aeromobili registrati all’estero. Gli aerei con targa maltese o irlandese, come quelli di Ryanair, possono essere controllati solo dalle autorità di quei Paesi, rendendo difficile per l’Italia intervenire direttamente, se non coinvolta dai Paesi di registrazione.

Ecco le principali avarie che hanno interessato Ryanair nei cieli italiani:
1 ottobre: Un Boeing atterra a Bergamo con 4 pneumatici esplosi.
3 ottobre: A Brindisi, un aereo Ryanair accusa un principio di incendio.
6 ottobre: Un velivolo in partenza da Memmingen (Germania) verso l’Italia subisce un’avaria al sistema di protezione del motore dal fuoco.
10 ottobre: Un volo diretto a Londra è costretto a rientrare a Brindisi a causa dell’accensione di alcune spie.

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