Le criptovalute stanno facendo parlare molto di sé, a partire dal 2017 quando il primo esemplare in assoluto, Bitcoin, ha iniziato un’ascesa incredibile del proprio valore. Ora invece sempre più investitori e risparmiatori cominciano ad interessarsene, perché ci vedono un altissimo potenziale di guadagno.
Bitcoin rimane stagnante, confermandosi su livelli elevati attorno a 17.000 dollari, con un balzo di quasi il 25% in una settimana. Ma tra le maggiori criptovalute ce ne sono altre che negli ultimi giorni hanno messo a segno performance migliori. Ma nonostante la sua incredibile lievitazione, c’è chi è cresciuto di più. Infatti bitcoin è soltanto ottava. Sfruttando l’ingresso del bitcoin nel “salotto buono” della finanza, che implica anche l’inizio di un assoggettamento a qualche tipo di regola, il mercato si è gettato su altre monete digitali, sfruttando pure notizie che ne potrebbero sostenere l’utilizzo. Secondo i dati di Coin-Marketcap raccolti da Quartz, la moneta digitale che più si è rivalutata è Ripple. Questa criptovaluta sembra piacere alle banche: Unicredit, Ubs e Santander la stanno sperimentando come infrastruttura tecnologica per transazioni finanziarie rapide e gratuite attraverso la blockchain.
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Un’altra criptovaluta molto diffusa è Ethereum, nata dalla mente geniale di un giovane russo, Vitalik Buterin. Con l’intento di creare non solo una moneta virtuale, ma anche un sistema contrattuale parallelo a quello tradizionale. Mediante gli smart contract. Infatti, quando si parla di Ethereum si parla in automatico di un sistema nel suo complesso, mentre la moneta sono gli Eth.
Ethereum è una piattaforma del web 3.0, per la pubblicazione di contratti intelligenti (i succitati smart contract), creati attraverso un linguaggio di programmazione. E’ di tipo decentralizzato, gestisce i contratti in maniera intelligente: le applicazioni vengono infatti eseguite esattamente come programmato, senza alcuna possibilità di inattività, censura, frode o interferenze di terzi. Tali applicazioni vengono eseguite su un blockchain su misura. La quale è una enorme e potente infrastruttura globale condivisa, che può muovere valore e rappresenta le proprietà dei beni. Tramite essa gli sviluppatori possono creare mercati, registri, e spostare i fondi in conformità con le regole che il sistema si è dato. Ethereum si presta a molti utilizzi, non solo come sistema monetario alternativo a quello tradizionale. Cosa che invece fa Bitcoin. La piattaforma può essere utilizzata per vari scopi, come: Sistemi elettorali, Mercati finanziari, Crowdfunding, Proprietà intellettuale.
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A salutare al rialzo l’avvio dei futures su bitcoin è stato anche Litecoin, quinta criptovaluta per capitalizzazione, che ha messo a segno un raddoppio delle quotazioni essendo scambiato oggi sopra i 300 dollari rispetto ai 140 di domenica, con un valore complessivo che ha superato i 15 miliardi.
La quotazione totale delle oltre 1300 criptovalute esistenti stanno ormai arrivando a 500 miliardi di dollari. A dare una mano al rialzo del totale contribuisce anche Ripple che solo oggi ha messo a segno un balzo di quasi il 70% a 0,46 dollari, con un valore complessivo di quasi 18 miliardi di dollari. Ripple è una criptovaluta considerata in qualche modo l’erede naturale di bitcoin, essendo utilizzata per la trasmissione di denaro a livello globale: la sua blockchain RippleNet è già utlizzata da oltre cento banche.
Zcash è una valuta virtuale decentralizzata ed open-source che offre privatezza e trasparenza selettiva sulle transazioni. I pagamenti sulla blockchain di Zcash sono infatti pubblicati sulla propria blockchain come avviene anche per Bitcoin, ma il mittente, il destinatario e l’ammontare della transazione rimangono privati. Zcash rappresenta un miglioramento rispetto a Bitcoin, poiché è stato creato da un team di ingegneri specializzati sulla sicurezza su di una piattaforma open source basata sul codebase di Bitcoin Core. Il miglioramento principale è quello effettuato a livello della privacy. Zcash usa infatti tecniche crittografiche avanzate (chiamate zero-knowledge proofs) per garantire la validità delle transazioni senza rivelare informazioni aggiuntive su di esse.
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