Ancora un episodio che sottolinea la psicosi che ha ormai colpito gli italiani, spaventati dalla possibilità di contagio con il coronavirus. Dopo gli insulti rivolti a Firenze ad alcuni turisti orientali, invitati ad andare “a tossire a casa vostra”, il nuovo episodio si è invece registrato a Telese Terme, piccolo comune nella provincia di Benevento. Qui alcuni genitori di un istituto comprensivo dove ci sono la scuola dell’infanzia, la primaria e la secondaria di I Grado ad indirizzo musicale hanno deciso di non mandare i figli a scuola per la presenza di una compagna cinese reduce da un viaggio in patria.
La bambina era appena tornata in Italia e le mamme hanno fatto presente al dirigente scolastico di essere terrorizzate all’idea che i loro figli potessero contrarre la malattia. Nonostante la ragazzina non sia in realtà ancora tornata a scuola, e nonostante le rassicurazioni sul fatto che il suo viaggio non aveva minimamente interessato la zona di Wuhan, focolaio dell’infezione, i genitori hanno così deciso di evitare ai compagni il ritorno sui banchi.
A denunciare l’accaduto è stata la dirigente Rosa Pellegrino con un comunicato: “In questi giorni sta crescendo tra molti, moltissimi di voi, il timore che l’alunna della scuola primaria rientrata dalla Cina possa essere portatrice di coronavirus e quindi potenzialmente contagiosa. In conseguenza di ciò, molti hanno deciso di tenere preventivamente i figli a casa, nonostante la bambina non sia ancora rientrata a scuola”.
La nota prosegue specificando che la bimba è stata a Wenzhou, un piccolo centro sulla costa che dista mille chilometri circa da Wuhan, e che “sappiamo che in Cina ben prima che in Italia sono scattate le misure di prevenzione e i controlli sanitari, pertanto la bambina in questione, e i familiari che l’accompagnavano, hanno superato ben quattro controlli aeroportuali in entrata e in uscita e non presentano alcun sintomo influenzale”. La dirigente ha chiesto ai genitori di interrompere la quarantena e ha invitato tutti a tranquillizzarsi e lasciare che torni un clima sereno nell’istituto.
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