Madre di cinque figli, nonna di nove nipoti, bisnonna di due pronipoti. L’ultimo straordinario gesto di generosità di un’anziana donna veneta di 93 anni che, venuta a mancare improvvisamente per emorragia cerebrale, ha donato i suoi organi, due reni e il fegato, salvando e dando nuove speranze a due persone bisognose di trapianto urgente. È la storia di questa nonna speciale, e a raccontarla è stata l’Ulss 6 Euganea, l’azienda sanitaria locale dove gli organi sono stati prelevati, giudicati idonei al trapianto e inviati in altri ospedali d’Italia dove sono stati innestati su due pazienti in lista d’attesa. “Per noi è stato un gesto bellissimo, di cui andiamo orgogliosi”, hanno detto i figli di questa straordinaria nonna.
L’espianto è stato eseguito da una équipe di medici specializzati all’Ospedale Madre Teresa di Calcutta di Monselice, in provincia di Padova. A rendere possibile il tutto sono stati i cinque figli della signora che hanno dato l’assenso all’espianto dando seguito però a una esplicita volontà della stessa donna. La signora infatti è stata descritta da tutti come una persona altamente generosa, sensibile e altruista. “Quando i medici ci hanno ventilato l’ipotesi della donazione, noi familiari non abbiamo avuto dubbi”, ha spiegato infatti uno dei figli.
“Mia madre è sempre stata una persona accogliente, che faceva beneficenza, molto religiosa, una persona che teneva la porta sempre aperta. Classe 1926, cattolica, generosa, sempre disponibile, avrebbe voluto così. In Ospedale a Monselice abbiamo trovato persone speciali, straordinarie, molto in gamba e molto umane. Persone che, con la loro sensibilità, contribuiscono a fare miracoli”, ha concluso l’uomo sensibile al tema e iscritto all’Aido (Associazione italiana donatori d’organi) da trentacinque anni.
“Donare gli organi e i tessuti, anche da grandi anziani, significa realmente salvare vite umane o alleviare gravi sofferenze: il trapianto, e lo dico da medico prima che da direttore generale, rappresenta l’unica vera cura per un numero crescente di patologie che intaccano la funzionalità degli organi e che non rispondono più alle terapie tradizionali. È necessario quindi che aumenti sempre più il numero degli organi donati e crescano la sensibilità e la cultura del dono”, ha ricordato a Fanpage il Direttore Generale dell’Ulss 6 Euganea Domenico Scibetta, che poi conclude: “La nonna con il suo gesto, compiuto nel 2019, ci lascia un grande testamento: non è mai troppo tardi per fare del bene”.
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