Niente più carta e lettere raccomandate per le notifiche dal fisco alle imprese. Dal 1 luglio 2017 si parte con le notifiche fiscali via pec, gli accertamenti fiscali saranno infatti notificati via posta elettronica certificata, così come stabilito dal decreto fiscale, nella sezione dedicata alla semplificazione, collegato alla Legge di Bilancio 2017.
Chi riceverà le notifiche fiscali via pec
L’uso esclusivo e obbligatorio della notifica via pec riguarda la notifica di avvisi e atti (come gli accertamenti fiscali) inviati a imprese individuali, società e professionisti iscritti ad albi ed elenchi professionali. Tutti soggetti che per legge dal 2012 devono essere dotati di un indirizzo di posta elettronica certificata
Come funziona la notifica via pec degli atti fiscali
Mentre sarà considerata perfezionata per il destinatario a partire dalla data di avvenuta consegna, di cui gli uffici ricevono ricevuta automatica da parte del gestore pec.
Nel caso in cui la casella pec risulti piena gli uffici provvederanno a un secondo invio dopo sette giorni dal primo. Se anche questo non dovesse andare a buon fine, o nel caso in cui l’indirizzo di posta elettronica risultasse inattivo o non valido, la notifica verrà eseguita attraverso il deposito dell’atto sul sito di Infocamere.
Entro due giorni dall’avvento deposito, e per i 15 giorni successivi, avverrà la pubblicazione dell’atto impositivo, di cui il destinatario sarà informato attraverso lettera raccomandata.
In quest’ultimo caso la notifica sarà ritenuta valida dal quindicesimo giorno dopo la data di pubblicazione.
E i soggetti non obbligati a possedere una pec?
Se non si è obbligati per legge a essere titolari di un indirizzo di posta elettronica certificata si potrà comunque fare richiesta per ricevere accertamenti fiscali e atti predisposti in modo telematico.
I contribuenti potranno chiedere di ricevere notifica al proprio indirizzo di posta elettronica, alla pec di un difensore abilitato al contenzioso tributario (come un avvocato o un dottore commercialista, per esempio), oppure alla pec di un parente.
[Foto di Divya Thakur – Flickr]