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Novità Reddito di cittadinanza: no a Spotify e Netflix, sì a vino, vestiti e cellulari

Il Governo cambia il reddito di cittadinanza. Con un decreto attuativo che sarà discusso nel prossimo Consiglio dei ministri, infatti, dovrebbe essere modificato il paniere dei beni che potranno essere acquistati con la card del reddito di cittadinanza. La lista sarà stilata dal ministero del Lavoro, nell’ambito di quello che viene considerato come un necessario “tagliando” dopo le prime settimane di utilizzo della card.

Accanto alla possibilità di pagare i conti relativi a spese alimentari, farmaci, bollette e affitto, il ministero del Lavoro intende permettere l’utilizzo del reddito di cittadinanza anche per altri beni giudicati importanti per le famiglie italiane.

Dunque, via libera all’acquisto di piccoli e grandi elettrodomestici, di telefoni cellulari, tablet e smartphone, ma anche mobili, libri e giocattoli. Apertura anche per l’acquisto di capi di abbigliamento, mentre continueranno a essere esclusi gioielli e accessori (borse, collane, bracciali eccetera). Dovrebbero trovare posto anche alcune bevande alcoliche (birra e vino), mentre continueranno a essere esclusi i superalcolici e i prodotti catalogabili come “gioco d’azzardo”.

Sui prodotti esclusi pesa l’incognita dell’utilizzo della cifra prelevabile dagli sportelli: tra i 100 e i 210 euro, su cui ovviamente non è possibile operare alcun controllo. Il decreto attuativo continuerà a escludere invece la possibilità di utilizzare il reddito di cittadinanza per acquistare abbonamenti e servizi per i siti di streaming (come Netflix e Spotify).

Nei giorni scorsi il Presidente dell’INPS Tridico ha annunciato anche un’altra modifica importante al reddito di cittadinanza. Si tratta dell’allargamento della misura ai neo disoccupati, una modifica che nelle prossime settimane dovrebbe essere discussa in Parlamento.

Tridico ha spiegato come, mentre oggi per accedere al sussidio si fa riferimento all’ISEE dell’anno precedente, per i neo disoccupati si opterà per il “reddito corrente”. Nella lettura del Presidente INPS “ciò permetterà ai disoccupati in particolari situazioni, percettori di sussidio di disoccupazione o disoccupati da oltre diciotto mesi, di accedere al reddito”.

 

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