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Nube di anidride solforosa attraversa l’Europa: cosa rischia l’Italia?

Una massa di anidride solforosa (SO2) generata da una recente eruzione vulcanica in Islanda sta attualmente attraversando il continente europeo, coinvolgendo vaste aree del Regno Unito e dirigendosi verso Germania, Francia e Svezia. Le mappe meteorologiche del servizio Windy.com evidenziano la diffusione di questa nube, che si estende dalla Francia lungo la costa settentrionale della Spagna e potrebbe raggiungere la Sardegna a partire da martedì 27 agosto. Nel Regno Unito, il Met Office sta tenendo sotto controllo la situazione e ha rassicurato la popolazione affermando che i livelli di inquinamento atmosferico non rappresentano un pericolo significativo, chiarendo che “la nube di anidride solforosa emessa dal vulcano islandese è passata sopra il Regno Unito nella parte alta dell’atmosfera, con scarsa incidenza sulla qualità dell’aria al suolo”.

L’anidride solforosa (SO2), o biossido di zolfo, è un gas incolore che si genera prevalentemente dalla combustione di carbone e petrolio, ma può anche essere rilasciato in grandi quantità durante le eruzioni vulcaniche. Questo gas ha un odore pungente, simile a quello di un fiammifero appena spento, ed è noto per essere altamente irritante per gli occhi, le mucose, la pelle e le vie respiratorie, soprattutto quando le concentrazioni superano i livelli di sicurezza per la salute umana. L’esposizione a SO2 può causare una gamma di sintomi respiratori, che vanno dal mal di gola e respiro sibilante fino a complicazioni serie come l’edema polmonare e il broncospasmo, in base alla quantità di gas inalato e alla durata dell’esposizione.

Nell’atmosfera, l’anidride solforosa può restare sospesa per diversi giorni e spostarsi su lunghe distanze, trasformandosi in acido solforico al contatto con l’acqua, contribuendo così all’acidificazione delle precipitazioni. Le proiezioni indicano che la nube di SO2, che si sta diffondendo dalla Francia lungo la costa settentrionale della Spagna, potrebbe raggiungere il Mediterraneo, interessando il lato nord-occidentale della Sardegna. Tuttavia, l’impatto previsto sulla qualità dell’aria a livello del suolo appare minimo. Nel frattempo, le immagini satellitari hanno rilevato un’altra colonna di anidride solforosa proveniente dall’Etna in Sicilia, che i venti stanno spingendo verso sud. Le autorità continuano a monitorare attentamente la situazione per valutare eventuali rischi legati all’inquinamento dell’aria in queste regioni.