Qualche giorno fa Laura Pausini era già finita al centro di una furiosa polemica politica e mediatica. A far esplodere i social era stato il suo rifiuto di cantare in diretta la canzone partigiana Bella Ciao per una tv spagnola di cui in quel momento era ospite. Molti suoi colleghi la avevano criticata aspramente. Anche se non era mancato nemmeno chi l’aveva difesa. Ora però questa vicenda, che sembrava ormai dimenticata, torna prepotentemente alla ribalta a causa delle proteste delle donne in Iran, represse nel sangue dal regime degli ayatollah.
Ma cosa ha fatto di nuovo Laura Pausini per finire ancora nei trend di Twitter? Niente di niente. È proprio il caso di dirlo. Perché è proprio di questo che ora la accusano gli hater. In pratica, alla cantautrice italiana viene rinfacciato il fatto di non aver voluto cantare Bella Ciao, mentre adesso quella canzone è diventata la colonna sonora delle proteste in tutto il mondo contro il regime iraniano. Molte donne, anche famose, si mostrano infatti mentre si tagliano una ciocca di capelli in solidarietà con le contestatrici che rischiano la vita in Iran, Il tutto accompagnato con la colonna sonora di Bella Ciao.
“Attrici si tagliano i capelli al suono di Bella Ciao e la Pausini non la canta perché è un fatto politico. Schifo immane”, punta il dito contro di lei qualcuno su Twitter. “Quindi Bella Ciao è in sottofondo alla protesta delle attrici francesi, che si tagliano una ciocca di capelli, solidali alle donne in Iran. E noi italiani, come la Pausini, non riconosciamo il valore simbolico di un brano cantato in tutto il mondo”, accusa un altro.
“In pratica, l’unica ad avere dei problemi con Bella Ciao e a non aver capito che è un canto di libertà e partigiano, non banalmente politico, è la Laura Pausini e qualche ometto sgangherato. A parte i fasci dico. Forza e vicinanza alle donne iraniane”, questo il cinguettio di dura condanna postato da un’altra internauta. Ma i post di questo tenore sono innumerevoli.
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