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“In arrivo una nuova pandemia”. L’allarme degli scienziati spaventa il mondo: “Cosa sta per succedere”

Mentre l’Oms ha ufficialmente annunciato la fine dello stato di emergenza legato alla pandemia, sancendo di fatto il superamento di uno dei momenti più drammatici degli ultimi anni, ecco che dagli Stati Uniti è già tempo di nuovi allarmi. Alcuni scienziati americani hanno infatti avvisato la Casa Bianca: entro il 2025 potrebbero arrivare altre ondate, a causa di varianti al momento ancora mai registrate. A riportare la notizia è Repubblica, che ha spiegato come, secondo gli autori dello studio, la possibilità di un’altra pandemia “entro i prossimi due anni è del 20-40%”. A sostenere questa tesi è anche Eric Topol, direttore dello Scripps Research Translational Institute. (Continua a leggere dopo la foto)
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Di fronte alla notizia, la Casa Bianca ha negato per ora di aver ricevuto rapporti ufficiali da parte di alcuni team di scienziati, come invece sostenuto da una parte della stampa, precisando di aver soltanto incontrato degli esperti per alcune “conversazioni” su argomenti di varia natura. Sui social, però, l’allarme è già esploso, con tanti utenti a chiedersi cosa potrebbe succedere nei prossimi mesi. (Continua a leggere dopo la foto)

“Nuova pandemia”: l’allarme degli scienziati

Secondo le previsioni, a scatenare una nuova pandemia dovrebbe essere una nuova variante, diversa dall’attuale Omicron, “già osservata negli Usa nelle acque residue”. Questa la posizione in particolare del biologo Trevor Bedford, del Fred Hutchinson Cancer Center di Seattle, che ha spiegato: “Non vedo perché un evento simile abbia meno probabilità di verificarsi oggi che nei primi due anni della pandemia. E anche se oggi quest’ultima appare finita, un Covid endemico resta una forte preoccupazione per la salute”. (Continua a leggere dopo la foto)

Entro il 2025, dunque, ci sarebbe il rischio di nuove ondate, che potrebbero riportare indietro le lancette del tempo. Una tesi, quella dei ricercatori americani, che ha diviso però al momento la comunità scientifica: non manca chi, per fortuna, predica la calma sostenendo che queste previsioni sarebbero prive di reali fondamenta.

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