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Nuove truffe con i messaggi su WhatsApp e mail: come difendersi

Truffe con i messaggi WhatsApp, come difendersi. La polizia postale lancia l’allarme. Il numero di truffe via WhatsApp rivolte ad anziani e genitori è in costante aumento. Queste insidie possono causare danni economici significativi, eppure il modus operandi non è affatto nuovo ma si ripresenta ciclicamente, continuando a minacciare i telefoni degli ignari destinatari in tutta Italia. In questo periodo, però, la nuova forma assunta da questo genere di truffe mette in seria difficoltà le vittime. Quale genitore anziano, per esempio, non si porrebbe un problema se gli arrivasse un messaggio di questo tipo: “Mamma mi è caduto il cellulare, mi mandi un messaggio su Whatsappa al mio nuovo numero?”. Vediamo quanti danni ha fatto già questa truffa, come si smaschera e cosa si sa su chi l’ha ideata.
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Truffa via Whatsapp

Le nuove truffe con i messaggi WhatsApp, che fare

Ecco le nuove truffe con i messaggi WhatsApp. In un’intervista a SkyTg24, un funzionario della Polizia postale dichiara: “Solitamente, osserviamo bande di truffatori, spesso originari di Napoli, che dispongono già di un centralino nella città e inviano giovani in trasferta per poi entrare nelle case delle vittime”. Oltre alle richieste di denaro, questi malintenzionati possono chiedere fondi per presunte emergenze, addirittura per liberare i figli da un’immaginaria situazione di arresto.

Solo due giorni fa, una madre e nonna residenti nella zona sud di Roma sono state quasi vittime di questa truffa. Il messaggio ricevuto recitava: “Ciao mamma, questo è il mio nuovo numero. Salvalo e inviami un messaggio su Whatsapp, per favore.” Il numero in questione era il 3489011098, e il messaggio era stato inviato tramite SMS. Fortunatamente, l‘anziana donna ha contattato immediatamente le sue figlie e ha denunciato l’accaduto. Ma cosa sarebbe successo se avesse risposto al messaggio? Coloro che hanno abboccato a questa trappola hanno effettuato transazioni bancarie a favore del criminale, che si nascondeva dietro il nuovo numero telefonico del parente.

Un altro tipo di messaggio truffaldino che circola tra i genitori recita: “Papà, il mio telefono è caduto. Mi mandi un messaggio su WhatsApp al mio nuovo numero?”. Accanto a queste parole, si trova un link. Seguire tale link porta direttamente ai truffatori, che richiedono dati personali. Sono ancora una volta gli anziani il bersaglio principale, poiché cliccando sul link aprono la porta all’inganno. Dopo aver seguito il link verso il nuovo numero, il presunto “figlio” può sostenere, ad esempio, che la sua app bancaria non funziona più e chiedere assistenza per pagare una bolletta.

I consigli contro le truffe

Prima di tutto, è fondamentale non condividere mai il proprio Iban con estranei. Come ha fatto la nonna di Roma, è prudente contattare prima i figli e verificare che siano davvero loro a comunicare. Gli esperti hanno cercato di intrappolare diversi truffatori nel corso degli anni, cercando di attirarli in una trappola e nascondendo un IPlogger in un link per rintracciarli. Tuttavia, non sempre i truffatori abboccano.

La Polizia Postale ha dedicato una pagina specifica sul suo sito istituzionale a questo tipo di truffe. “Le truffe attraverso le applicazioni di messaggistica istantanea sono in aumento e spesso si presentano sotto forma di messaggi innocui, ma con l’obiettivo di ingannare la vittima e ottenere dati personali,” ha dichiarato la Polizia Postale. La descrizione della truffa recita: “Se ricevi un messaggio dal tuo figlio che ti avvisa di aver rotto il telefono e ti chiede di salvare il suo nuovo numero tra i contatti della rubrica, potrebbe trattarsi di una truffa. Dopo il primo messaggio, seguiranno richieste di denaro inusuali, richieste di ricarica di una carta prepagata e richieste di credenziali per accedere al conto corrente.” Infine, viene esortato a non rispondere al messaggio, a cancellare la conversazione e, se necessario, a eliminare il numero dalla rubrica.

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