L’Istat ha divulgato i dati sul versante lavoro in Italia. Nell’analisi dell’istituto di statistica c’è un dato più preoccupante di altri. Secondo l’Istat, il grado d’istruzione non paga in termini di opportunità di carriera.
Dal report dell’Istat risulta che più di un ragazzo su tre di età compresa tra i 15 e i 34 anni, sia troppo qualificato e istruito rispetto al lavoro che svolge. Tra i giovani il contratto di lavoro più diffuso è peraltro il part time (77.5% del totale), il che indica ‹‹un’ampia disponibilità in termini di orario che rimane tuttavia insoddisfatta. Anche il lavoro temporaneo – precisa l’Istat – è diffuso tra i più giovani: un ragazzo su 4 ha un lavoro a termine››.
Inoltre risulta che il 53.2% dei laureati abbia trovato una occupazione ottimale a tre anni dalla laurea, un’occupazione cioè con contratto standard, altamente qualificata e con una durata medio-lunga. Il che vuol dire che c’è ancora una metà di laureati che è invece costretta ad accontentarsi.
Preparati, insomma, ma non adeguatamente compensati in termini lavorativi e di opportunità di carriera.
Viviana Bottalico