Emergono nuovi particolari dall’inchiesta della procura di Roma sui green pass falsi rilasciati dal medico no vax Alessandro Aveni. Il nome più noto finora emerso è quello di Pippo Franco. Il comico, ed ex candidato per il centrodestra a Roma con Enrico Michetti, è indagato per aver utilizzato un certificato verde falso. Ma ora spunta anche quello di Antonio De Luca. Il medico di Vittorio Cecchi Gori e di altri vip è noto in città per le feste che organizza e per le sue teorie negazioniste sul Covid.
Non solo quello di Pippo Franco tra i nomi noti coinvolti nell’inchiesta capitolina sui green pass falsi. Tra gli altri, spunta anche quello di Antonio De Luca. Il professionista, come accennato, è molto conosciuto perché ha in cura diversi personaggi noti come Vittorio Cecchi Gori. Famose sono anche le sue foto insieme all’ex sindaco di Roma, Virginia Raggi. Oppure con Valeria Marini o Vittorio Sgarbi.
Secondo le accuse, De Luca avrebbe indirizzato i suoi pazienti verso il collega Aveni, accusato di aver materialmente prodotto i green pass falsi sfruttando una falla del sistema. Qualche mese fa De Luca ha anche ricevuto il Leone d’Oro in Senato. Un riconoscimento alla sua lunga carriera. Ma sono le feste che organizza a far discutere la cosiddetta Roma bene. E sono proprio i suoi contatti vip che il medico avrebbe messo in contatto con Aveni, disposto a rischiare emettendo circa 150 certificati falsi, pur di soddisfare la sua clientela di ‘famosi’.
“Non è un virus che uccide, non è un virus letale. – scrive De Luca sui social dimostrando le sue posizioni no vax – Sovente in televisione non dicono quanti morti ci sono stati con l’Ebola, con la Sars, con la Spagnola o con la Asiatica. I morti ci sono stati in particolare per quelle persone che avevano altri problemi di salute. Con le precedenti influenze ci sono stati più morti. Non allarmatevi, state tranquilli e state sereni”.
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