Se non arriverà una proposta “irrinunciabile” da parte di Autostrade per l’Italia, il governo andrà avanti per la sua strada: quella che porta alla revoca della concessione sulla rete autostradale. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, intervenendo a margine del primo test complessivo sul Mose a Venezia, ha confermato l’ultimatum dopo giorni di polemiche: “Non possiamo più regalare soldi a nessuno, e men che meno ai privati”.
A confermare la posizione del governo è stata poi la ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli poco dopo: “Abbiamo ancora poche ore per attendere questa risposta, credo che Aspi sia nelle condizioni di capire e di sapere, dopo un lungo percorso che ha attraversato questi mesi, che cosa è quell’interesse pubblico indicato dal presidente del Consiglio”.Un intervento chiave, quello del premier, che arriva dopo l’incontro al ministero dei Trasporti dei tecnici del governo con i vertici dell’azienda. “In questi giorni si sta completando la procedura di revoca, che è in corso. C’è stato un incontro presso il ministero delle Infrastrutture, in cui i tecnici del governo hanno rappresentato alla controparte e confermato le ragioni per cui le loro proposte di transazione non sono accettabili. Lo avevamo già detto. lo avevamo anticipato per le vie brevi, ieri è stato confermato, e a questo punto la procedura di revoca o arriva in extremis una proposta cui il governo non potrà dire di no, perché particolarmente vantaggiosa per la parte pubblica, oppure alla fine termina con una revoca”.
A motivare la decisione, ha detto Conte, la tutela dell’interesse pubblico: “Noi ci occupiamo di tutelare l’interesse di tutti i cittadini italiani, alla manutenzione, alla sicurezza delle infrastrutture, agli investimenti e all’equilibrio economico-finanziario delle concessioni. Non possiamo regalare soldi a nessuno, men che meno ai privati”.
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