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Occupazione della Rai da parte della Destra, interviene Pippo Baudo: “Almeno lottizzazione era pluralista”

Pippo Baudo critica l’occupazione della Rai.La Rai è di tutti gli italiani, al di là di ogni conduzione o convinzione politica. È dei cittadini che pagano il canone e quindi deve essere plurale”. La Rai è un patrimonio di tutti gli italiani, indipendentemente dalle affiliazioni politiche. È dei cittadini che pagano il canone e quindi deve essere rappresentativa di diverse opinioni. Questo è quanto afferma Pippo Baudo al Fatto Quotidiano, un’icona della televisione pubblica con oltre sessant’anni di carriera, citato da Luciana Littizzetto durante l’ultima puntata di “Che tempo che fa”. Baudo, insieme a personaggi come Mike Bongiorno, Enzo Biagi, Corrado e Raffaella Carrà, viene considerato un simbolo della Rai pubblica, al di là dei governi di turno.
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Pippo Baudo

“Almeno la lottizzazione ai miei tempi era pluralista”: Pippo Baudo critica l’occupazione della Rai da parte di una sola coalizione

Ecco perché Pippo Baudo critica l’occupazione della Rai da parte del Governo guidato da Giorgia Meloni. Baudo ha elogiato l’ultima puntata di “Che tempo che fa”, apprezzando in particolare la lettera di Littizzetto che condivide pienamente. Ha anche lodato l’atteggiamento di Fabio Fazio, definendolo dolce, simpatico e invitante. Per Baudo, il programma di Fazio offre molti spunti, interviste e ospiti straordinari. “È un peccato che un’esperienza del genere finisca, ma se Fazio ha deciso di lasciare la Rai dopo 40 anni, ci sarà sicuramente una ragione”.
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L’iconico conduttore siciliano ha attraversato la storia dell’Italia con i suoi spettacoli, tra cui tredici edizioni del Festival di Sanremo e altrettante di Domenica in. Ha visto il susseguirsi dei governi e ha affrontato criticità come la crisi internazionale causata da uno sketch sul trio comico Lopez-Marchesini-Solenghi riguardante l’Ayatollah Khomeini nel 1986. Ha anche dato visibilità a Beppe Grillo, ricordando la celebre battuta su Bettino Craxi che gli costò l’allontanamento dalla Rai. Baudo ricorda di aver sempre mantenuto una distanza prudente da Grillo, poiché l’argomento dei suoi interventi veniva accennato solo superficialmente. Quando Grillo pronunciò la battuta, Baudo si dissociò immediatamente. Ha sottolineato che i comici a volte “vanno fuori tema” e si allontanano dal seminato.

Baudo: “La lottizzazione dei miei tempi garantiva il pluralismo”

Una miniera di aneddoti, Pippo Baudo, come quando invitava gli scrittori a Domenica in, contribuendo ad aumentare le vendite dei loro libri. Un giorno, il direttore di Rai Uno propose di creare un comitato per gestire la presenza degli ospiti, ma lui si oppose, mantenendo la libertà di scelta degli invitati.

Con nostalgia, Baudo parla della Rai durante gli anni della cosiddetta lottizzazione, definendola un’intelligente suddivisione che offriva spazio a rappresentanti di diverse fazioni politiche, garantendo così una Rai plurale. Oggi c’è, invece, una tendenza a voler controllare e regolare la Rai. “Il servizio pubblico deve garantire a tutti il diritto di esprimersi e mettere in tavola tutte le carte, spettando poi allo spettatore la scelta. Non è necessario piacere a tutti, ma è fondamentale che tutte le idee abbiano diritto di esistere. Altrimenti si offende il pubblico, presupponendo che le persone a casa non siano in grado di formarsi una propria opinione. La libertà di scelta è fondamentale”.

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