La parola ologramma vi fa venire in mente solo la fantascienza? Ultimamente è stata legata al mondo della politica, anche se i due ambiti sembrano estremamente distanti tra loro.
Ma partiamo dalla definizione: l’ologramma è la riproduzione in 3D di una immagine proiettata attraverso un fascio di luce (cosiddetto coerente), in modo tale da essere visibile da più punti di vista.
Strumento di comunicazione…politica
Nel mondo dell’innovazione e delle nuove tecnologie, le applicazione dell’ologramma sono praticamente infinite. Nei film di genere le immagini olografiche mostrano pubblicità, filmati e servono come strumento di comunicazione.
Le tecnologie ottico-elettroniche permettono quindi la realizzazione di veri e propri ologrammi in 3D, perfezionando sempre di più la resa visiva.
Oggi è proprio l’ambito della comunicazione quello maggiormente abile a sfruttare questa tecnica: è notizia dell’ultima ora che la Premier neozelandese Jacinda Ardern abbia inaugurato la famosa fiera Techweek proprio in forma di ologramma! Si è mostrata sul palco, davanti a moltissimi spettatori attenti e allibiti, in forma di proiezione! La Ardern ha praticamente fatto quello che prima di lei non era ancora accaduto: presentarsi al pubblico nella sola veste di ologramma, parlando e conducendo l’inaugurazione proprio come fosse lì in carne e ossa.
Vecchie e nuove applicazioni
Finora questo tipo di innovazione era stata utilizzata al cinema e durante i concerti: chi non ricorda la principessa Leia, alias Carrie Fisher, nel primo episodio della saga di Star Wars? Per non parlare dell’ologramma di Michael Jackson ai Billboard Music Award del 2014, dove ballava una canzone tratta dal suo album postumo. L’ologramma è quindi in grado di resuscitare anche i morti!
Ma a fine commerciali è l’Oriente a sfruttarlo di più! Meno di un mese fa, durante una convention a Hong Kong che presentava nuovissime innovazioni tecnologiche, è stato mostrato un futuristico proiettore al Led olografico. Questo prodotto ha presentato al pubblico le sue capacità, ovvero proiettare svariate immagini in 3D, che ritraevano soprattutto pubblicità commerciali come Coca Cola o i panini del MacDonald.
L’ologramma potrebbe quindi diventare il nuovo strumento di comunicazione del futuro, dove le immagini saranno proiettate e dimensione reale, e saranno capaci di muoversi e parlare, immergendo direttamente lo spettatore nel contesto visivo.
Leggi anche: Maker Faire Roma 2018, torna l’appuntamento sull’innovazione tecnologica
Hydrogen One, il primo smartphone olografico
Non finisce qui, l’ologramma non è solo il mezzo comunicativo del futuro. Alcuni strumenti tecnologici lo stanno prendendo in seria considerazione come valore aggiunto alle proprie funzionalità. É il caso di Hydrogen One. Quest’ultimo sarà infatti il primo smartphone a possedere uno schermo olografico, ovvero che riesce a proiettare immagini in 3D. Non è ancora presente sul mercato, ma la casa di produzione ha fatto sapere che il modello sarà pronto entro l’estate, anticipando niente meno che ad Hollywood la messa sul mercato tramite operatori AT&T e Verizon.
Hydrogen One sarà quindi il primo telefono al mondo a proporre al consumatore contenuti tridimensionali e olografici di realtà virtuale. Il tutto sarà visibile ad occhio nudo, senza indossare occhiali o altri marchingegni. Si ipotizza quindi la possibilità di effettuare una videochiamata tra l’ologramma del mittente e quello del suo interlocutore.
L’innovazione importante di Hydrogen One? Potrà essere attaccato ad altri componenti come una videocamera o una macchina fotografica e trasformare in ologrammi le immagini selezionate.