Mille euro al mese per gli avvocati. Questa, secondo Il Giornale, la cifra che grava sullo Stato italiano per le spese dell’ex parlamentare Alessandro Di Battista. “Prima della lunga vacanza, tra Messico, San Francisco, e Guatemala, il Dibba è stato un deputato, molto attivo, dei 5 Stelle. Attività che in molti casi ha avuto bisogno dell’aiuto di un consulente legale”. Secondo la testata, calcolatrici alla mano, avrebbe speso così il budget destinato agli onorevoli, 55.837,33 in 57 mesi.
“Mille euro ogni 30 giorni per pagare gli avvocati che assistevano e supportavano il deputato rivoluzionario nell’attività legislativa”. Un prima che “emerge dal report sulle spese di deputati e senatori M5s realizzato dal sito maquantospendi.it.”. Di Battista non sembra essere, però, l’unico esponente grillino costretto a fare ricorso a ingenti spese legali: “Il M5s ha impegnato 628.048,92 euro in 57 mesi. Con una media di 13mila al mese”.“La palma del più generoso con i consulenti legali va a Di Battista, che nella passata legislatura ha speso più del doppio del collega Roberto Fico: il presidente della Camera si è fermato a 24mila euro. In orbita del Dibba c’è stato Stefano Vignaroli, che ha consumato 35.150,00 euro. Alle spalle si sono piazzati Tatiana Basilio (30.917,22) e Francesco Carriello (26.533,40)”.
Il capo politico del M5s Luigi Di Maio, che nella passata legislatura è stato vicepresidente della Camera, ha speso per la consulenza legale appena 3.604 euro. Altra voce di rilievo è quella relativa alle uscite per acquisto di computre. “Nel 2013, quando il Movimento è entrato in Parlamento, era praticamente impossibile trovare qualcuno che non possedesse un pc. Eppure, i parlamentari dei 5 stelle non hanno rinunciato a comprarne uno nuovo. La truppa grillina ha speso 282.907,07 per l’ acquisto di tablet e pc: la media di 5.893,90 euro al mese”.
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