Preparatevi a regolare gli orologi: nel 2025 l’ora legale arriverà prima rispetto all’anno precedente. Se nel 2024 il cambio era avvenuto nella notte tra il 30 e il 31 marzo, nel 2025 il passaggio dall’ora solare a quella legale è previsto tra sabato 29 e domenica 30 marzo. Durante l’ultima notte del mese, le lancette dovranno essere spostate avanti di un’ora, dalle 2 alle 3 del mattino.
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Il motivo per cui in Italia il cambio avviene alle 2 di notte è legato a una direttiva dell’Unione Europea del 2001, che stabilisce l’inizio dell’ora legale alle 1:00 secondo il meridiano di Greenwich, ossia le 2:00 in Italia. Questo sistema è in vigore da oltre sessant’anni e accompagna, ogni primavera, l’arrivo della bella stagione.
L’adozione dell’ora legale in molti paesi del mondo risale al 1966 ed è motivata principalmente dal risparmio energetico. Anticipare di un’ora l’orario ufficiale consente di sfruttare maggiormente la luce naturale, riducendo il consumo di elettricità nelle abitazioni, negli uffici e per l’illuminazione pubblica. In questo modo, si ottiene un significativo beneficio economico.
Ma qual è l’impatto reale di questo cambiamento sui consumi? L’allungamento delle ore di luce durante la giornata porta a un calo dell’uso di energia elettrica. Secondo i dati diffusi da Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione elettrica in Italia, nel 2024 grazie all’ora legale il sistema ha risparmiato circa 340 milioni di kWh. Questo quantitativo di energia sarebbe sufficiente per coprire il fabbisogno annuale di circa 130 mila famiglie, con un risparmio economico stimato di circa 75 milioni di euro.