Viktor Orban continua la sua azione contro gli omosessuali. La legge che vieta la diffusione di contenuti Lgbtq+ nelle scuole, promossa dal suo partito, Fidesz, è stata approvata con 157 voti a favore e 1 solo contrario. La misura, criticata da Amnesty International e altre organizzazioni internazionali, rappresenta un duro colpo contro i diritti della comunità. Come spiega Open, “i materiali che promuovono la diversità sono definiti come «promozione dell’omosessualità». La legge arriva a peggiorare un quadro già limitante per chi non è eterosessuale: attualmente il matrimonio omosessuale non è riconosciuto in Ungheria e solo le coppie eterosessuali possono adottare legalmente i bambini”. (Continua a leggere dopo la foto)
La norma è inserita in un progetto di legge contro la pornografia (pur non essendoci alcun collegamento tra le due cose): “Al fine di garantire la protezione dei diritti dei bambini – si legge nel testo – la pornografia e i contenuti che raffigurano la sessualità fine a se stessa o che promuovono la deviazione dall’identità di genere, il cambiamento di genere e l’omosessualità non devono essere messi a disposizione delle persone di età inferiore ai diciotto anni”. Come racconta Open, “il 14 giugno, oltre 5.000 persone si sono radunate davanti al parlamento ungherese per protestare contro la legge che «limita gravemente» la libertà di espressione e i diritti dei bambini”. (Continua a leggere dopo la foto)
Un esempio di contenuto che verrebbe ora messo al bando è la pubblicità della Coca-Cola lanciata nel 2019, che promuoveva l’accettazione di tutti gli orientamenti sessuali in Ungheria sarebbe vietata. Vietati ai minori diventano anche film e libri che portano in scena l’omosessualità. Il canale televisivo commerciale RTL Klub Hungary ha già detto che pellicole come «Il diario di Bridget Jones», «Harry Potter» e «Billy Elliot» saranno trasmessi d’ora in avanti solo in seconda serata e con il divieto ai minori di 18 anni.
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