Ci sono aziende che in breve tempo hanno cambiato il nostro modo di vivere quotidiano e al contempo sono diventate globali, accedendo ad un mercato potenzialmente illimitato di clienti attraverso le nuove tecnologie.
Possiamo chiamarle organizzazioni esponenziali (ExO) perché non hanno uno sviluppo lineare nel tempo e nello spazio ma presentano valori di crescita in grado di aumentare in maniera esponenziale di anno in anno.
Il termine “organizzazioni esponenziali” è stato coniato da Salim Ismail e dal futurologo Ray Kurzweil nel 2008. I due hanno fondato nello stesso anno la Singularity University, un’istituzione che si occupa di futuro e altissima formazione nata in California e ora presente anche in Italia con 2 chapter a Milano e a Roma.
Le principali ExO sono attive nel mercato della disintermediazione e di internet: pensate ad Airbnb, Uber, Amazon. Attraverso dispositivi mobile offrono servizi che l’utenza è in grado di recepire e utilizzare attraverso la stessa tecnologia. Ed è proprio la tecnologia il fattore abilitante di queste grandi rivoluzioni commerciali: una tecnologia sempre meno costosa e sempre più efficiente, che a sua volta aumenta le sue potenzialità in maniera esponenziale.
Vediamo, seguendo le indicazioni di Salim Ismail, quali sono le principali caratteristiche delle organizzazioni esponenziali e quali insegnamenti possiamo trarne per apportare innovazione anche nella nostra.
Le organizzazioni esponenziali vivono nel futuro
Qualunque siano le vostre competenze di manager o la value proposition della vostra azienda, sappiate che è già obsoleto. Anche se le cose stanno andando alla grande un vostro competitor potrebbe da un momento all’altra tirare fuori un’idea disruptive e distruggere il vostro mercato. Pensate a quello che è accaduto nel settore del turismo con i servizi on line per avere un’idea di come le cose possono cambiare in fretta e in maniera radicale. Ecco perché dovete cercare di innovarvi, sempre.
Il mercato è globale, le innovazioni sono alla portata di tutti
Oggi grazie alla tecnologia il vostro mercato è potenzialmente illimitato e raggiungibile in pochi secondi. Oggi le grandi innovazioni sono alla portata di tutti: se un tempo solo grandissime aziende potevano raggiungere milioni di clienti, oggi un gruppo di studenti universitari può sviluppare un’applicazione usata da milioni di persone (state pensando a qualcuna in particolare?) Pensate a marchi come Nokia, Kodak o Blockbuster, pensate a cosa è successo alla fotografia digitale con l’avvento degli smarpthone e di social network come Instagram. A quello che è successo nel mondo del turismo con l’avvento della sharing economy o ai quotidiani on line e alle biblioteche con l’avvento di internet e degli e-book.
La tecnologia è la leva di business delle organizzazioni esponenziali
Non solo tecnologia come strumento ma anche come fulcro del modello di business: ogni aspetto della nostra vita si sta informatizzando, e grazie alle app e agli smartphone abbiamo tutti i servizi essenziali di cui abbiamo bisogno in tasca e in versione mobile. La tecnologia è stata elemento disruptive perché alla portata di tutti e accessibile a costi irrisori: il costo della stampa 3D si è ridotto di 400 volte in 7 anni. Non si può immaginare oggi un business che non sfrutti la tecnologia come leva del business.
Esternalizzazione dei servizi e staff on demand
Quello delle organizzazioni esponenziali è un modello organizzativo agile (concetto mutuato dal software), che a differenza dei modelli tradizionali tende ad alleggerire il costo e la gestione di infrastrutture e asset, costo che a causa dei continui cambiamenti da fronteggiare può diventare troppo oneroso e problematico da sostenere nel tempo.
Generalmente le ExO dispongono di:
- Le ExO ingaggiano staff on demand: non più grandi corporation ma piccoli gruppi di lavoro supportati da staff on demand. Google ha circa 50.000 dipendenti ma eroga servizi per 3,2 miliardi di persone che nel mondo accedono ad internet. Spesso il personale ha ruoli flessibili (si veda il modello organizzativo Holacracy, di cui abbiamo parlato qui
- Le ExO creano attorno a sé delle community, la pubblicità si basa sul passaparola, e i social sono lo strumento privilegiato. Siamo nell’epoca dell’economia relazionale e non si può prescindere dal mettersi in relazione con gli altri. Questa modalità rende possibile una diffusione esponenziale del proprio marchio a costi molto bassi secondo il modello del peer-to-peer
- Le ExO sfruttano algoritmi, machine learning e big data: macchine che autoapprendono, algoritmi di analisi e big data. I dati che le nostre macchine raccolgono sono in grado di dirci molto su come organizzare il nostro lavoro perciò la chiave è: analizzare e agire e periodicamente riorganizzarsi sulla base dei dati che si ottengono
- Le ExO non possiedono asset ma li noleggiano e li pagano a consumo. Pensate ai server o alle stampanti multifunzione: quanti di voi ancora le possiedono di proprietà? Le ExO cercando di possedere il meno possibile e piuttosto utilizzare al bisogno gli strumenti necessari al proprio lavoro, per alleggerire i bilanci ed essere in grado di cambiare e riorganizzarsi velocemente.
Se volete saperne di più sulle organizzazioni esponenziali leggete Salim Ismail, Exponential organization, Marsilio, Nodi, 2015.