Il ministro del Lavoro Andrea Orlando, al termine del Consiglio dei ministri che avevamo come oggetto il decreto Covid approvato dal governo, ha espresso soddisfazione per “un decreto che ha tenuto conto delle grandi criticità che stanno emergendo dai numeri e dalla conseguenza dell’evoluzione del virus”. Sottolineando poi la necessità di un obbligo vaccinale per il personale sanitario, passaggio chiave per far fronte all’emergenza sanitaria.
“Riteniamo che si sia raggiunta una soluzione adeguata – ha commentato Orlando al termine dell’incontro – anche sul fronte dell’obbligo vaccinale e quindi non possiamo che manifestare una soddisfazione per le scelte che si sono compiute. Obbligo vaccinale per il personale sanitario alla luce delle funzioni”.
Medici e infermieri che non vorranno sottoporsi alla somministrazione del farmaco saranno assegnati a dei compiti diversi. Nei casi in cui questo non sarà possibile, scatterà la sospensione dell’attività: “Nel caso in cui si può procedere a un demansionamento o una mansione diversa si andrà in quella direzione, diversamente c’è la sospensione dell’attività, senza stipendio, per mettere in sicurezza le persone più fragili”.
Era stato lo stesso premier Mario Draghi, nei giorni scorsi, ad anticipare l’introduzione di un provvedimento rivolto al personale sanitario restio a sottoporsi alla vaccinazione. Un passaggio che continua a far discutere sui social, ma ritenuto necessario in un momento chiave della lotta al Covid-19, in cui ogni passo falso rischia di essere pagato a carissimo prezzo.
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