Quante volte, passeggiando per strada, abbiamo incontrato gli artisti di strada?
Le grandi città di tutto il mondo ne sono pieni: cantanti, musicisti, mimi, acrobati, con ogni sorta di esperimento in grado di coinvolgere il pubblico proprio davanti ai monumenti più belli e alle strade rappresentative delle città. Le grandi strade, le piazze e le chiese fanno da sfondo all’espressione artistica di coloro che hanno scelto di condividere la loro passione spostandosi di luogo in luogo.
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Pagamenti digitali
Spesso promuovono piccoli prodotti artigianali, oppure gli stessi cd di musica che amano cantare alla gente di città. Ma tutti posseggono il famoso cappello girato, quello attraverso il quale si elargisce un contributo per ringraziare della “performance dal vivo”.
É una consuetudine molto vecchia, che però fa fatica a chiamarsi elemosina. L’elemosina è un gesto di carità che riserviamo per coloro che vivono ai margini, che si tratti di senzatetto oppure senzalavoro. Invece il piccolo contributo che elargiamo con somma soddisfazione agli artisti di strada vuole essere un contributo per la condivisione della loro arte, della loro forma di espressione, della loro generosità nell’offrirla ad un pubblico improvvisato.
Nell’era della digital transformation e dell’innovazione, tutto è cambiato: possiamo sentire la musica come e dove vogliamo, attraverso numerosi dispositivi elettronici, effettuando pagamenti digitali, scegliendo le playlist che più ci soddisfano.
Ebbene, molti artisti che abbiamo il piacere di ascoltare e di aver conosciuto come delle vere e proprie star, sono partiti facendosi conoscere proprio nelle strade. Il loro primo palcoscenico è stato il marciapiede, ed alcune città sarebbero strane immaginare senza, tanto è forte nell’immaginario collettivo l’associazione tra gli artisti di strade e la metropoli.
L’iniziativa londinese
Un esempio su tutti è Londra. La capitale del Regno Unito è la città-simbolo degli artisti di strada, dove la musica fa da sfondo alla velocità che la contraddistingue.
Nelle stazioni della metro (the tube), sopra e sotto terra, le noti musicali si propagano nello spazio, creando un’atmosfera suggestiva e unica. Dunque Londra rappresenta la metropoli perfetta per il primo esperimento innovativo che riguarda gli artisti di strada: il pagamento del contributo attraverso la carta di credito. Proprio a Londra esiste da qualche anno un associazione chiamata “busk in London”, della quale fanno parte numerosi musicisti che si esibiscono per strada. La novità riguarda proprio loro. Non sarà più una scusa quella di non contribuire alle loro performance perché siamo rimasti senza spiccioli: d’ora in poi potrà essere usata la carta di credito anche tramite contactless, oppure grazie ad APP apposita da scaricare sullo smartphone.
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Un esempio innovativo
L’iniziativa coinvolge ben 32 quartieri ed è stata suppurata dalla collaborazione nata tra iZettle e Busk in London. La prima, acquisita recentemente dalla più nota PayPal, ha voluto sperimentare il primo progetto di pagamento elettronico proprio a Londra.
L’iniziativa potrebbe cambiare totalmente il modo in cui artisti di strada e gente comune si relazionano attraverso il denaro, portando anche i più nostalgici verso un futuro di cambiamento.