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Julia Ituma pallavolista morta. La giovane pallavolista di 18 anni è stata trovata senza vita a Istanbul, in Turchia, dove si trovava con la sua squadra, l’Igor Gorgonzola Novara. La squadra era in trasferta per giocare la semifinale di Champions League di pallavolo contro l’Eczacibasi, partita persa 3-0, nella quale Julia aveva messo a segno due punti. Le cause della morte sono ancora sconosciute, ma non si esclude nessuna ipotesi, anche se quella del suicidio sembra essere la più accreditata. Si ipotizza che Julia sia precipitata dalla finestra della sua stanza d’albergo poche ore dopo la partita. Il contenuto del video analizzato dalla polizia.
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Gli ultimi istanti di vita di Julia Ituma
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La polizia di Istanbul ha analizzato un filmato delle telecamere interne dell’hotel dove alloggiava la 18enne Julia Ituma, pallavolista morta. La ragazza giocava dell’Igor Gorgonzola di Novara e dormiva con le compagne nel quartiere residenziale di Uskudar, sul lato asiatico di Istanbul. Nel video, pubblicato dal sito di Hurryet si vede la giovane atleta che lascia la sua stanza per parlare al telefono. Poi chiude la conversazione, cammina lentamente per il corridoio, torna indietro, si siede a terra e resta a lungo con la schiena appoggiata alla parete della sua stanza, la testa sulle ginocchia.
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Infine si alza, in felpa e calzoncini scuri, le scarpe sportive ai piedi, sempre tenendo in mano il cellulare in mano, entra in camera mentre le altre luci dietro di lei in corridoio si spengono. Gli investigatori turchi hanno visto anche il filmato della telecamera che mostra la facciata dell’hotel dove si trovava Julia e hanno confermato che la ragazza è morta dopo essere caduta dalla finestra al sesto piano dell’albergo travolgendo le tende da sole esterne.
Chi era Julia Ituma, pallavolista morta oggi
Julia Ituma era nata l’8 ottobre 2004 a Milano, da genitori di origine nigeriana. Alta 192 centimetri, aveva iniziato a giocare a pallavolo su desiderio della madre, dopo un breve passaggio nel basket. Dopo aver giocato nel Club Italia in Serie A2, nell’estate del 2022 aveva deciso di confrontarsi con una delle grandi realtà del campionato di Serie A1, l’Igor Gorgonzola Novara, ex squadra (dal 2017 al 2019) di Paola Egonu, a cui era stata spesso paragonata per l’interpretazione del ruolo di opposto. Nell’estate scorsa, Julia aveva vinto l’Europeo Under 19 con la maglia azzurra, mentre l’anno prima era stata vicecampionessa del mondo con la Under 18.
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Dotata di un gran fisico, eccellenti doti nel salto e in battuta, con numerosi ace all’attivo, Julia si era trasformata da schiacciatrice in opposto, un ruolo che le permetteva di mascherare alcuni limiti in ricezione. A Novara era stata la vice, nel ruolo di opposto, della turca Ebrar Karakurt. Negli ultimi giorni erano circolate voci di mercato su di lei, che sembrava destinata a un club meno blasonato, con l’obiettivo, da parte di Novara, di farla fare esperienza da titolare altrove in attesa di un futuro di nuovo in maglia azzurra. Nell’ultima partita della sua vita, poche ore prima della tragedia, Julia aveva messo a segno 2 punti nella partita contro l’Eczacibasi. La sconfitta (3-0) aveva significato l’eliminazione di Novara in semifinale dalla Champions League. Nonostante la vittoria 3-2 nell’andata in Piemonte, non è stato sufficiente.
Tra le prime reazioni alla morte di Julia Ituma, c’è stata quella di Mauro Berruto, ex allenatore della nazionale maschile di pallavolo e attuale responsabile sportivo del Partito Democratico, che ha scritto su Twitter: “Sono sconvolto dalla tragica scomparsa di Julia Ituma, pallavolista diciottenne della Igor Novara. Il mio abbraccio alla famiglia, al club, a tutta la grande comunità della pallavolo italiana”.
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