“La soluzione non è più Macron o più Salvini, che hanno bisogno l’uno dell’altro e si rafforzano a vicenda. La soluzione non può che essere un risveglio pan-europeo che attraversi i confini e le nazionalità, in grado di affrontare la profonda crisi economica, sociale ed ecologica dell’Europa oggi”. Parole comparse in rete nelle scorse ore, su Twitter per la precisione, e che portano l’inaspettata firma di Pamela Anderson, l’ex bagnina di Baywatch che faceva sognare gli uomini di tutto il mondo e che oggi punta il dito contro i due politici.
Un commento che ha riscosso molto successo, rilanciato da numerosi utenti. Un successo inaspettato, con tanto di proposte indecenti per l’attrice: diversi internauti
hanno infatti chiesto alla Anderson di candidarsi per le primarie del Partito democratico italiano o di unirsi all’Internazionale progressista. Pamela Anderson, come ricorda il sito Tpi, è solo l’ultima esponente del mondo dello spettacolo che si è schierata contro il ministro Salvini e le politiche nazionaliste che si stanno diffondendo sempre più in Europa.
Parole che arrivano mentre la Lega si prepara alla manifestazione dell’8 dicembre 2018 a Roma, a sostegno del suo leader e delle sue politiche. Nella stessa giornata è stata indetta una contro-manifestazione europeista e anti-sovranista. L’iniziativa è promossa da Europa Now!, associazione europeista fondata da Gian Paolo Accardi, Maurizio D’Amore, Eric Jozsef e Gianna Radiconcini.
L’dea dell’Internazionale progressista è stata lanciata alcuni mesi prima dall’ex ministro delle Finanze greco Varoufakis sulle pagine del Guardian, che si era rivolto così a Bernie Sanders: “Diamo vita a un comitato globale col compito di progettare un piano comune per un New Deal internazionale, un nuovo e progressista Bretton Woods. È il momento giusto per i democratici di tutto il mondo di formare un Progressismo Internazionale, nell’interesse della maggioranza delle persone in ogni continente, in ogni paese”.
“Salvini deve essere indagato per rivelazione segreto d’ufficio”. Bordata al ministro