La loro impresa ha aperto i battenti solo da pochi mesi nel cuore di Viterbo. E, trattandosi di una panineria artigianale, è sottoposta all’obbligo di chiusura dell’attività al pubblico a seguito delle disposizioni del DPCM 11 marzo 2020. Possono lavorare solo con il delivery, ma ieri hanno compiuto una consegna speciale, senza che nessuno avesse fatto un ordine.
La panineria Leccabaffo di Viterbo ha confezionato panini e bibite, rafforzando ogni regola igienica prevista, e – con addetti muniti di mascherine, guanti e altre protezioni – ha portato il pranzo gratis a tutto il reparto di Malattie infettive di Belcolle, dove si lavora notte e giorno senza sosta per assistere i positivi al coronavirus che hanno sviluppato preoccupanti complicanze. Per tutti loro bibita, panino e un bigliettino contenente un ringraziamento per quanto stanno facendo: “Per l’impegno e il sacrificio profuso per tutti noi, la panineria Leccabaffo è onorata di omaggiarvi dei suoi prodotti”.

“Un gesto che può sembrare piccolo, ma che racchiude una grande intensità e un grande valore solidale – scrive Confartigianato Viterbo, di cui Leccabaffo è socio e che ha diffuso la notizia sui propri canali social-. E che racconta una di quelle storie artigiane che hanno contribuito a rendere l’Italia il grande Paese che è”.

Commosso, il personale sanitario ha ringraziato sui social Claudia e Vittorio, titolari di Leccabaffo, che hanno ricevuto anche una telefonata carica di gratitudine dal primario del reparto. “Abbiamo pensato che stiamo combattendo una battaglia difficile e che il personale in prima linea aveva bisogno del sostegno di tutti – spiegano i due – Ci auguriamo ora che anche altri nostri colleghi esercenti e artigiani possano prendere spunto dalla nostra iniziativa e seguire il nostro esempio”.
“Il 60-70% degli italiani sarà positivo al coronavirus. Ma non bisogna preoccuparsi”