Sanremo spesso regala grandi emozioni. E il picco della seconda serata è stato sicuramente raggiunto con Paolo Palumbo, il giovane chef sardo di 22 anni che nonostante la sclerosi multipla amiotrofica (la bastarda Sla) è salito sul palco dell’Ariston accompagnato dal fratello che definisce “le mie gambe e le mie braccia”. Con lui anche il rapper Kumalibre, al secolo Cristian Pintus, e Andrea Cutri che dirige l’orchestra. La canzone che Paolo Palumbo, il più giovane malato di Sla di tutta l’Europa, ha cantato, “Io sto con Paolo, parole”, è un brano diretto e molto toccante: “Piacere sono Paolo / ho fretta di raccontare / scusatemi la voce da casello autostradale / sognavo di fare lo chef / ci sono riuscito / vedermi con la sedia a rotelle / ho parlato al G8 / e ora canto a Sanremo / Sono la montagna che va da Maometto / pur restando disteso nel letto / per volare mi bastano gli occhi / Credo e recito il rosario / ed è proprio lui a tenere lontano il mio sicario”.
La malattia che gli ha tolto la voce non gli ha impedito di cantarla guidando con gli occhi il “comunicatore vocale” che gli ha ridato in qualche modo la parola. Dopo l’esibizione anche lo spazio per un messaggio: “Se vi dicono che i sogni non si realizzano sappiate che i limiti sono solo dentro di sé. La mia non è la storia di un ragazzo sfortunato, ma di un ragazzo che non si è arreso – è il messaggio che Paolo ha lanciato con la voce metallica del sistema con cui comunica con il resto del mondo grazie al movimento degli occhi-. I limiti sono solo dentro di noi. Ricordate che il tempo che abbiamo a disposizione è poco ed è nella mente che ristagnano le disabilità più gravi”.
E infine interroga il pubblico con domande semplici ma che vanno dritte al punto: “Avete speso bene il vostro tempo? Avete detto a tutti “‘ti voglio bene’? Avete cercato un lavoro che vi faccia svegliare al mattino col sorriso?” La storia di Paolo Palumbo ha colpito l’Italia intera, incluso Papa Francesco che, dopo aver visto un video in cui il ragazzo era riuscito a far volare un drone con il solo movimento degli occhi, gli ha scritto una lettera a novembre del 2019, nella quale gli ha espresso tutta la sua solidarietà e lo ha spronato a credere ancora in una vita che con lui non è stata così benevola.
Le parole del papa sono state: “Signor Paolo Palumbo, ho visto il video del suo primo decollo con il drone. Mi ha colpito molto la sua forza di volontà e la sua tenacia. Prego per te. Fallo per me. Che il signore ti benedica e la Madonna ti custodisca. Fraternamente, Francesco”. Tra i suoi tanti impegni per diffondere i diritti dei disabili, il 22enne ha conosciuto l’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama durante il “Seeds & Chips Global Food Innovation Summit“, consegnandoli il suo libro di ricette “Sapori a colori” che ha l’obiettivo di restituire la gioia del cibo e i sapori a coloro che per una patologia l’hanno persa. Qui il profilo social in cui seguire Paolo.
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