Sono quasi due anni che Paolo Rossi se ne è andato. Era il 9 dicembre del 2020 quando il mitico Pablito chiuse gli occhi per l’ultima volta. Ma l’eroe del Mundial del 1982 in Spagna non è stato certo dimenticato da tutti quei milioni di italiani che ha fatto sognare, insieme a tutti i suoi compagni di quella mitica formazione guidata dal tecnico Enzo Bearzot. A testimoniare che il ricordo di Paolo è ancora vivo è anche la moglie Federica Cappelletti, la quale racconta che il suo telefonino è ancora acceso e continua a ricevere centinaia di messaggi di affetto.
“L’ho fatto per custodire e tramandare la sua memoria anche attraverso i messaggi di persone che hanno inviato ricordi e pensieri. – racconta all’Ansa la moglie di Paolo Rossi – Ne abbiamo ricevuti da tutto il mondo. Anche dall’America, dal Messico e dall’Argentina. Sanno che dall’altra parte ci sono io, ma per loro è come se ci fosse Paolo. Ed è bellissimo”, conclude emozionata.
E, in effetti, non potranno che farle piacere tutte queste attestazioni di affetto, anche se il ricordo del suo Paolo che l’ha lasciata troppo presto fa ancora male. “Pablito sei sempre con noi”, scrive qualche fan in uno degli ultimi messaggi ricevuti da Federica Cappelletti. Ma le attestazioni di stima nei confronti di Paolo Rossi sono infinite: “Grazie di tutto e per quello che hai fatto”, “Ciao campione”, “Grazie Paolo, rimani sempre il mio eroe”.
E come fare a dimenticare quelle struggenti emozioni vissute in quella torrida estate del 1982, quando il numero 9 azzurro infilzò prima per tre volte il Brasile, poi Polonia e Germania, portando l’Italia sul tetto del mondo calcistico e facendo sognare un intero popolo. Logico che a quasi mezzo secolo di distanza l’affetto per Paolo Rossi resti immutato.
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