Lega e Movimento 5Stelle ne combinano un’altra: intesa raggiunta per portare Paolo Savona alla presidenza della Consob. La riunione del Consiglio dei ministri, questa mattina, ufficializza la nomina. Serve, a questo punto, solo il decreto definitivo del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Protestano le opposizioni, soprattutto il Pd: “Sul caso Savona – perché di caso si tratta – ho l’impressione che delle due l’una: se non vale la legge Madia, vale la legge Frattini, e viceversa. L’incompatibilità resta evidente, gli azzeccagarbugli sono avvertiti”.
Lo scrive su Twitter il deputato Pd Filippo Sensi. “Ricordo, inoltre, che la 281/1985 (la legge che istituisce la Consob) definisce la piena autonomia della Commissione e tra i criteri per la scelta dei suoi componenti esplicita quello della indipendenza”.
“Come la mettiamo con le veline sull’accordo politico su Savona?” – aggiunge – “Mi chiedo poi: il ministro Savona – che si dimise lo scorso maggio da direttore di Euklid LTD e presidente del Fondo di investimento omonimo lussemburghese – è ancora azionista di Euklid? E in che percentuale? E, nel caso, questo sarebbe compatibile con suo incarico Consob?”.
Luigi Di Maio era stato chiaro: “Dobbiamo chiudere il prima possibile, la settimana che sta per iniziare sarà quella decisiva”. Adesso l’intesa. Savona interpellato sul caso Consob qualche giorno fa aveva detto: “Non so cosa sta succedendo alle mie spalle”. Ora il ministro dovrà lasciare il governo per approdare ad un nuovo incarico di grande responsabilità. La sua esperienza nell’esecutivo si chiude dopo soli otto mesi.
Il suo nome era stato indicato per il dicastero dell’Economia ma dal Colle era arrivato un veto che portato Savona agli Affari Europei. Ora l’uscita di scena verso la Consob. Il Pd però punta il dito contro il ministro: “Non può fare il presidente della Consob, il governo non può ignorare le leggi. Le ragioni di incompatibilità di Savona sono diverse”. E ancora:”Ci troviamo di fronte ad una situazione gravissima e senza precedenti”, ha affermato la senatrice Pd Simona Malpezzi, vicepresidente del gruppo dem a Palazzo Madama.
Intanto il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera alla nomina. Gli Affari Europei vanno ad interim al premier Giuseppe Conte.
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