Un’accusa forte contro papa Francesco, quella di “eresia”. Lanciata da alcuni docenti universitari, teologi e uomini di Chiesa legati al mondo conservatore dei cattolici tradizionalisti, autori di una lettera-appello che mette nel mirino il pontefice. “Prendiamo questa iniziativa come ultima risorsa per contrastare i danni causati ormai da diversi anni dalle parole e dalle azioni di Papa Francesco che hanno generato una delle peggiori crisi nella storia della Chiesa cattolica”.
Come spiega l’Huffington Post, i firmatari lasciano intuire la possibilità di uno scisma, pur senza parlarne mai apertamente. Nell’elenco degli “eretici” oltre il Papa finiscono il cardinale Oscar Rodrigez Maradiaga, il cardinale Blase Cupich, il cardinale Godfried Danneels, il cardinale Donald Wuerl, il vescovo Gustavo Zanchetta e Juan Barros. I firmatari accusano il papa di essere andato contro la dottrina cattolica e aver messo in discussione la cultura cristiana tradizionale. Per raccogliere firmatari in ogni parte del mondo è stata lanciata anche una petizione su Change.org in cui si legge: “Accusiamo Papa Francesco di aver dimostrato pubblicamente e pertinacemente, con le sue parole e con le sue azioni, di credere nelle seguenti proposizioni, contrarie a verità divinamente rivelate”. In altri punti del testo si contesta al Pontefice buona parte di “Amoris Laetitia”, seconda esortazione apostolica di Francesco, pubblicato l’8 aprile 2016. Di Francesco si attaccano le aperture della chiesa a tematiche spesso osteggiate dai conservatori.
Il Papa non ha mai risposto alle accuse che gli sono state mosse negli anni per il modo in cui ha gestito il suo ruolo. Nel 2018 riferendosi alle critiche aveva detto: “Quando in queste persone, per quel che dicono o scrivono, non trovo bontà spirituale, io semplicemente prego per loro. Provo dispiacere, ma non mi soffermo su questo sentimento per igiene mentale”.
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