Papa Francesco, al rientro dal suo storico viaggio in Iraq, ha detto che dopo un periodo in “prigione”, per le misure anti-covid, si è sentito “rivivere”, grazie al rapporto con la gente. “Mi sento diverso quando sono lontano dalla gente, vorrei ricominciare le udienze generali al più presto, speriamo che ci siano le condizioni. In questo io seguo le norme dell’autorità, loro sono responsabili e loro hanno la grazia di Dio per aiutarci. C’è una proposta di piccole udienze generali, non ho deciso”. Dopo questi mesi mi sentivo un po’ imprigionato questo è per me rivivere, toccare la chiesa, toccare il santo popolo di Dio”.
Ha aggiunto papa Francesco: “Vi confesso che in questo viaggio mi sono stancato molto di più che negli altri, gli 84 anni non vengono da soli, ma vedremo”. E ancora: “Dobbiamo lottare per la dignità delle donne, sono coloro che portano avanti la storia” e questo “non è una esagerazione”, “non è un complimento perché oggi è il giorno delle donne. Le donne sono più coraggiose degli uomini e la donna anche oggi è umiliata”. Il pontefice, nella conferenza stampa al ritorno dall’Iraq, ha ricordato la ‘lista dei prezzi’ delle donne stilata dall’Isis. “non potevo credere”.
E ha aggiunto: “Le donne si vendono e si schiavizzano anche nel centro di Roma”. In apertura della conferenza stampa il Papa aveva fatto gli auguri alle giornaliste: “Oggi è il giorno delle donne, complimenti alle donne”. Nel corso del viaggio, iniziato venerdì scorso, Bergoglio si è recato a Baghdad, Mosul, dove ha pregato tra le macerie della guerra, e nella chiesa di Qaraqosh devastata dall’Isis. Papa Francesco ha anche celebrato una messa davanti a 10 mila persone nello stadio di Erbil.
Poi una frase che resterà nella storia, un avvertimento ai tanti fedeli e non: “Meglio essere atei che andare in chiesa e poi odiare gli altri”. Chiede con il cuore in mano ai cristiani di “perdonare” perché questa è l’unica via indicata da Dio. Ribadisce che la religione non è mai contro nessuno. “Se Dio è il Dio della vita – e lo è -, a noi non è lecito uccidere i fratelli nel suo nome. Se Dio è il Dio della pace – e lo è -, a noi non è lecito fare la guerra nel suo nome. Se Dio è il Dio dell’amore – e lo è -, a noi non è lecito odiare i fratelli”.
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