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Papa Francesco contro i vescovi Usa: “Un onore per me se mi attaccano gli americani”

“Per me è un onore se mi attaccano gli americani”. Papa Francesco senza mezzi termini lancia una frase a dir poco significativa. Durante il volo che lo ha portato in Africa, ha commentato il contenuto del libro del vaticanista del quotidiano cattolico francese La Croix, Nicolas Senèze, che ripercorre in modo molto dettagliato un piano per ribaltare il pontificato. “Questo libro è una bomba”, ha detto Bergoglio consegnando ai suoi collaboratori il volume ricevuto in dono sull’aereo.

Una potente frangia del cattolicesimo conservatore americano vuole preparare il prossimo conclave per imporre un Pontefice di pensiero opposto a Bergoglio. Nel libro, infatti, vengono ricostruite le manovre condotte nell’ultimo anno dalla galassia dell’estrema destra cattolica Usa per cercare di spingere il Papa alle dimissioni e orientare un nuovo conclave.

Del resto le manovre provenienti dagli Stati Uniti per archiviare rapidamente questo pontificato sono ben note e da tempo. Dall’ex nunzio apostolico negli Usa, monsignor Carlo Maria Viganò, rifugiatosi proprio Oltreoceano, che ha chiesto le dimissioni di Francesco accusandolo di predicare la tolleranza zero sulla pedofilia, ma di essere complice delle coperture di preti, vescovi e cardinali

Così come pesantissime sono state le accuse del cardinale statunitense Raymond Leo Burke, principale oppositore del Papa tra i porporati. Posizioni condivise da Steve Bannon, ex consigliere di Trump, proprio con il fine di costringere alle dimissioni Bergoglio e ipotecarne la successione con un candidato gradito all’ultradestra cattolica americana.

Il libro esamina il punto di vista dei detrattori di Francesco, i conservatori cattolici degli Stati Uniti, che detestano la sensibilità nei confronti dei migranti, le aperture alla Cina, la denuncia verso gli eccessi del capitalismo, oltre all’attenzione alle tematiche ambientali. Alcuni sono arrivati al punto di accusare Papa Francesco di eresia.

Tra i nemici giurati del Papa sfigura il cardinale Raymond Burke e l’ex consigliere della Casa Bianca Steve Bannon.

 

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