Papa Francesco, per la prima volta nella storia recente, non sarà alla guida delle celebrazioni pasquali. Il programma liturgico ufficiale della Settimana Santa, pubblicato dall’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, conferma la sua assenza dai principali riti. La Domenica delle Palme, solitamente presieduta dal Pontefice, vedrà invece il cardinale Leonardo Sandri, vice decano del Collegio Cardinalizio, assumere il ruolo di celebrante principale. La Messa del Crisma, che tradizionalmente si svolge nella Basilica di San Pietro il Giovedì Santo, sarà officiata dal cardinale Baldo Reina, Vicario di Roma. Questo cambio nella conduzione delle liturgie segna un momento significativo nella vita della Chiesa, portando molti a riflettere sullo stato di salute del Papa e sulle sue future possibilità di partecipazione agli eventi pubblici.

Il Giovedì Santo vedrà un’altra sostituzione importante: la “Missa in Cena Domini”, che celebra l’istituzione dell’Eucaristia e il gesto della lavanda dei piedi, sarà presieduta dal cardinale Mauro Gambetti, Arciprete della Basilica Vaticana. Il Venerdì Santo, giornata dedicata alla meditazione sulla Passione di Cristo, vedrà la celebrazione principale guidata dal cardinale Angelo De Donatis, penitenziere maggiore della Chiesa. Anche la tradizionale Via Crucis al Colosseo, uno degli eventi più seguiti dai fedeli in tutto il mondo, sarà guidata dal cardinale Baldo Reina. Il momento culminante delle celebrazioni pasquali, la solenne Veglia di Pasqua, sarà invece affidato al cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, il quale avrà un ruolo centrale anche nella Messa del giorno di Pasqua.
Un aspetto particolarmente rilevante di questa inedita riorganizzazione è la decisione di affidare al cardinale Parolin anche il tradizionale messaggio “Urbi et Orbi”, pronunciato dalla loggia della Basilica di San Pietro. Questo evento, che rappresenta un momento di grande importanza per la Chiesa e per i fedeli di tutto il mondo, sarà dunque per la prima volta nella storia recente affidato a un cardinale anziché al Papa. Tale scelta alimenta le speculazioni su una possibile fase di transizione nel pontificato e viene interpretata da alcuni osservatori come una sorta di “prova generale” per un futuro successore di Francesco. La Chiesa si trova così a vivere un momento delicato, in cui le decisioni prese per la gestione delle celebrazioni pasquali potrebbero avere ripercussioni anche a lungo termine.
Nel frattempo, arrivano aggiornamenti sulle condizioni di salute del Pontefice, ricoverato presso il Policlinico Gemelli di Roma. Fonti vicine al Vaticano riferiscono che Papa Francesco non necessita più della ventilazione meccanica non invasiva da alcune ore, sebbene ciò non escluda un suo possibile utilizzo nei prossimi giorni a seconda dell’evoluzione del quadro clinico. La situazione rimane complessa, ma al momento stabile. Questi sviluppi confermano la necessità di una gestione condivisa degli impegni papali, almeno per il prossimo futuro, con il coinvolgimento attivo dei cardinali più vicini al Santo Padre. La comunità cattolica osserva con attenzione l’evoluzione degli eventi, consapevole che le prossime settimane potrebbero rappresentare un punto di svolta per il Vaticano e per la Chiesa nel suo complesso.