La frecciata di Papa Francesco a Trump
Nella recente Giornata Internazionale dell’Alimentazione il Papa, di fronte alla Fao, ha pronunciato un discorso deciso e molto diretto, in cui auspica una maggiore collaborazione per quanto riguarda i problemi delle migrazioni e dei cambiamenti climatici. Il Pontefice ha parlato senza peli sulla lingua, non risparmiando nemmeno i potenti del mondo. Il Papa sulla situazione climatica ha condannato apertamente la condotta di Trump, facendo appello al senso di responsabilità di chi è chiamato a prendere decisioni importanti.
Non è una novità che il presidente americano non sia troppo sensibile alle condizioni climatiche attuali. Nonostante calamità naturali e disastri in tutto il mondo, spesso proprio in America, il Tycoon ha sempre sminuito il problema o deviato il discorso, parlando di complotti internazionali, falsi allarmismi e persino interessi politici di alcuni Paesi da sempre in contrasto con gli USA. Nel suo discorso il Papa ha definito una “disgrazia” la rottura del patto mondiale sul clima da parte di un qualsiasi Paese, pensando evidentemente alla condotta del presidente statunitense negli ultimi tempi.
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L’appello alla condivisione e ad una distribuzione più equa
Il Papa sulla condizione climatica ha preso una posizione forte, ma anche le parole sulle migrazioni e sulla condivisione dei beni non sono state tenere. Il Pontefice ha tenuto a precisare che lavorare per diminuire le bocche da sfamare può essere un bene, ma a lungo andare può rivelarsi una falsa soluzione, perché non ha senso aiutare finché non si diminuiscono i consumi e gli sprechi di cibo.
Prima di intraprendere una qualsiasi campagna di sostegno è necessario farsi un esame di coscienza e capire che prima della riduzione del disagio serve la condivisione. Condividere è il vero imperativo e la via per un mondo più equo. C’è bisogno di una conversione totale, che permetta una collaborazione sincera e la garanzia del diritto ad alimentarsi secondo le proprie necessità.
Riferendosi alla speculazione sulle risorse alimentari e agli attuali dibattiti sul rapporto tra sicurezza alimentare e migrazioni, Francesco ha sottolineato che la credibilità dell’intero sistema internazionale dipende sostanzialmente dalla capacità di produrre tutto ciò che è indispensabile alla sopravvivenza in ogni parte del mondo. I beni prodotti vanno razionati saggiamente e responsabilmente, per tutelare un’equa distribuzione di frutti della terra.
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La necessità di uno stile di vita più responsabile
Per il Papa bisogna andare oltre le emergenze particolari dei conflitti interculturali e dei cambiamenti climatici, per arrivare alla radice del problema. Si deve adottare uno stile di vita che cambi l’uso di ogni risorsa, la produzione e il consumo dei beni. Tutti hanno il dovere di limitare qualsiasi tipo di spreco, senza pensare che qualcun’altro può fare il lavoro al proprio posto. Il consenso deve essere pratico, concreto e condiviso, per evitare i fatti tragici che affliggono i più poveri e indifesi.
Il Papa sulla situazione climatica critica la negligenza di chi ha potere e lo sfrutta solo per i propri interessi, manipolando con presunzione gli equilibri delicati degli ecosistemi. Il Pontefice ha richiamato l’attenzione della Fao sui risultati delle attuali ricerche scientifiche, che giorno dopo giorno registrano nuove conseguenze nei cambiamenti climatici.
Grazie al progresso disponiamo delle conoscenze scientifiche e degli strumenti giuridici per affrontare i problemi e risolverli, ma è inammissibile che proprio ora alcuni Paesi facciano un passo indietro. C’è bisogno di un consenso fattivo e totale volto ad evitare effetti più tragici, prima che la situazione peggiori ancora.
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