Cifre che una volta sembravano pazzesche, ma che adesso sono realtà. Con l’inarrestabile crescita globale del marchio “NBA”, sempre più sinonimo di spettacolo ed eccellenza sportiva, e grazie all’innalzamento del tetto salariale a disposizione delle franchigie dovuto al nuovo contratto televisivo, la geografia economica della Lega è molto cambiata. Basti pensare che in generale, considerando i salari per la stagione 2016/2017 e gli estimati introiti derivanti dalle attività extra campo (in primis ovviamente gli sponsor), i dieci giocatori più pagati incasseranno complessivamente 449 milioni di dollari, ovvero il 15% in più rispetto alla scorsa stagione.
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Nuovi contratti firmati in estate che hanno “staccato” cifre da record, con una grande discrepanza rispetto agli accordi inchiostrati nelle precedenti stagioni. Ma chi sono, al momento, i giocatori che possono fregiarsi della palma di più pagati della NBA?
Dopo il ritiro di Kobe Bryant, è LeBron James a salire sul gradino più alto del podio. Il “Re”, che nella scorsa stagione ha portato per la prima volta i Cavaliers al titolo, guadagnerà 86 milioni di dollari, di cui solo 31 per il lato sportivo. I restanti 55 arriveranno nelle sue tasche grazie agli accordi con Intel, Coca Cola, Sprite, Verizon, Kia e Beats Electronics, oltre a quello a vita firmato con Nike. In carriera, dal suo ingresso in NBA nel 2003 “King James” ha guadagnato oltre 600 milioni di dollari (di cui larga parte derivanti dall’accordo con il marchio del “Baffo”), mentre è solo il primo anno in cui guida l’intera lega per lo stipendio più alto.
Alle sue spalle troviamo Kevin Durant, che durante l’estate ha lasciato gli Oklahoma City Thunder passando ai Golden State Warriors: il fenomeno nativo di Washington incasserà nella stagione in corso ben 62,5 milioni di dollari, di cui 26,5 dalla franchigia e 36 tra sponsor (Nike, Nba 2k, Beats Electronics, BBVA e American Family Insurance) e investimenti (la piattaforma-media The Players Tribune e il servizio di consegne Postmates).
Sul terzo gradino del podio c’è invece Stephen Curry, playmaker dei Warriors ed MVP delle stagioni 2014-2015 e 2015-2016, che ha fatto registrare il “salto” più alto in questa speciale classifica passando dal 16° posto del 2015 alla “medaglia di bronzo” con 47,1 milioni di dollari. In questo caso non per il contratto annuale da 12,1 milioni (che è l’83esimo della NBA) ma per merito dei 35 milioni che incassa grazie agli accordi di sponsorizzazione coi marchi Under Armour, Brita, Vivo, JPMorgan Chase e PressPlay.
A seguire “Il Barba” James Harden degli Houston Rockets con 46,5 milioni annui (26,5 di contratto e 20 di sponsor), Russel Westbrook degli Okc Thunder con 41,5 (26,5 + 15) e Dwyane Wade dei Chicago Bulls con 36,2 (23,2 + 13), tallonati dal duo di stelle dei New York Knicks composto da Derrick Rose (35,3 milioni totali, suddivisi in 21,3 + 14) e Carmelo Anthony (32,6 milioni complessivi, suddivisi in 24,6 + 8), dal playmaker dei Los Angeles Clippers Chris Paul con 30,9 milioni (22,9 + 8) e da Kyrie Irving dei Cavaliers con 30,6 milioni (17,6 + 13).
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Ma come se la passano gli italiani? Danilo Gallinari è il giocatore più pagato dei Denver Nuggets ed occupa la 57esima posizione con poco più di 15 milioni di dollari, che saliranno a 16.1 nella stagione 2017/2018, mentre Marco Belinelli nel giugno scorso ha siglato un biennale da 13,26 milioni di dollari con gli Charlotte Hornets, piazzandosi al 165° posto complessivo nella NBA con 6,6 milioni annui.