L’adunata del popolo No green pass e No vax a Roma il 14 febbraio si è rivelata un flop totale. A conti fatti, solo poche centinaia di manifestanti si sono presentati in piazza Venezia. Peccato però che il luogo autorizzato dalla questura capitolina per svolgere la protesta fosse il Circo Massimo. Per questo gli organizzatori sono stati denunciati per manifestazione non preavvisata. Tra loro anche l’ex generale dei carabinieri Antonio Pappalardo, non certo nuovo ad azioni del genere.
“Noi abbiamo detto al vicequestore che qui c’è un verbale di arresto nei confronti di Draghi e Mattarella. Io sono sicuro che se a Pertini gli mandavamo un verbale di arresto, lui veniva qui. Ma quello era Pertini. D’altronde non mi meraviglio di Sergio Mattarella”. Così Antonio Pappalardo si rivolge alla piccola folla di sostenitori in piazza Venezia a Roma. E non sarebbe la prima volta che l’ex generale dei carabinieri, ora degradato, prova ad arrestare esponenti delle istituzioni o delle forze dell’ordine.
Ovviamente non è in vista nessun arresto di personaggi famosi. Anzi, da quanto si apprende, lo stesso Pappalardo sarebbe stato denunciato per manifestazione non preavvisata, visto che di fronte all’Altare della Patria non ci doveva proprio arrivare. Denuncia che sarebbe partita anche nei confronti di altri organizzatori della protesta. Mentre è ancora al vaglio la posizione di tutti gli altri partecipanti che sono stati tutti identificati.
Ma un antipasto di quanto sarebbe accaduto a Roma c’era già stato alle porte della Capitale poche ore prima. Pappalardo, infatti, è stato bloccato da una pattuglia della polizia stradale al casello di San Cesareo. Un normale controllo, riferiscono gli agenti, che però ha fatto perdere le staffe al generale. Immortalato in un video, Pappalardo ha minacciato di arrestare sia i poliziotti che il carabiniere che, al telefono, si è rifiutato di mandare sul posto una pattuglia di militari.
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